Tra gli argomenti discussi: Giornali, Periodici, Politica, Rassegna Stampa, Storia.
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Rubrica
Commissione
09:00
8:15 - Senato della Repubblica
8:30 - Camera dei Deputati
10:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Roma
10:00 - Roma
10:30 - Roma
11:00 - Camera dei Deputati
12:00 - Roma
13:00 - Roma
Ecco c'è anche oggi all'appuntamento in cui vi parliamo di storia lo facciamo come sempre attraverso le segnalazioni dalle riviste oggi vi segnaleremo tre contenuti da tre riviste è diverso e partiamo dall'ultimo numero della rivista diretta da Marino Sinibaldi sotto il vulcano che vi segnaliamo Sempre il titolo di questa o di questo numero che abbiamo sul tavolo il numero nove si chiama creazione vedremo quale sarà il tema oggi che riusciremo a ricavare dall'incrocio dei contenuti
Di cui parleremo il numero di Sotto il vulcano di oggi a cura di Rosella Pastorino partiamo
Da un tema che tante volte abbiamo cercato di trattare in questa rubrica parliamo dell'oblio e del ricordo
E il tema dell'oblio è importante quando si parla di storia perché naturalmente non è possibile per noi ricordare tutto dobbiamo selezionare c'è anche una un aspetto terapeutico dell'oblio come abbiamo cercato di spiegare altre volte
Partiamo punto da un un articolo che è una riflessione in realtà su questi temi
Dico Wang Gabriella vasche se che una delle voci più importanti del Sud America uno scrittore leggiamo appunto questa definizione proprio sulla rivista sotto il Vulcano scrive Vasquez a Berlino un giorno di primavera del due mila sette
Lo scrittore Hector Rabah fascicoli se se questa è la pronuncia sentì di nuovo la voce di suo padre assassinato quasi vent'anni prima
Da a Medellin negli era arrivata la registrazione di un programma radiofonico pensando ad alta voce che Tor Hubbard Gomez aveva condotto tutti venerdì
Delle sue ultime settimane di vita dunque lì en mille a nove mila trecento chilometri a due decenni dall'omicidio il figlio
Ascolto il padre morto recitare nell'etere due Poesie segrete o o sconosciuti di Borghezio una di queste un sonetto intitolato qui oggi era speciale per due motivi in primo luogo era la poesia che suo padre aveva con sé il giorno in cui era stato ucciso il figlio l'aveva trovata quel venticinque agosto del mille novecentottantasette quando si era accovacciato al corpo ancora caldo accorciato accanto al corpo ancora caldo del padre morto
E aveva trafugato nelle sue tasche in secondo luogo perché la polizia inizia con quelle endecasillabo straordinario che questo noi siamo già l'oblio che saremo che anni dopo il figlio avrebbe ripreso nell'ottonario che dà il titolo al suo libro più conosciuti uno dei più grandi libri mai riusciti nel mio paese dice
Baskets in tutta la mia vita di lettori questo è il giudizio entusiastico su questo libro l'oblio che saremo non leggiamo tutto l'articolo ma appunto approfittiamo
Dell'evocazione di queste categorie queste idee
Per il nostro ragionamento l'oblio che saremo scrive più avanti Vasquez in conclusione di questo articolo è un libro intessuto di memoria
Potato a preservare il ricordo delle scene nascosti più pubbliche che negli ultimi decenni hanno costruito noi colombiani che tuttavia non sempre abbiamo la lucidità di riconoscerlo le sue pagine
E la voce che le racconta vivranno per lunghi anni questo se non mi sbaglio sarà dovuto ah raro dono della nobiltà perché questo è un libro nobile dice scritto con la verità e a partire dall'onestà un libro magnanimo e tollerante in un Paese che di solito non è nell'una nell'altra cosa dice dice buskers nel suo paese i libri
Sono un simulacro del ricordo scrive Abaddon disperato tentativo
Di rendere un po'più durevole ciò che irrimediabilmente finito questa è una citazione
Qui hanno resistito per molti anni i suoi ricordi più intimi che ora sono anche i nostri e credo proprio che sia grazie al loro se siamo tutti migliori questa sintesi anche ottimistica di Buskers oggi ci farà da guida in qualche modo per tornare sul tema della anche della costruzione come avete sentito delle nostre identità come si usa dire adesso attraverso la coscienza alla consapevolezza del ricordo il quale coscienza quale consapevolezza vediamo vediamo di andare avanti e lo facciamo oggi con una prima citazione
Da una rivista che continueremo a citarli nelle prossime settimane
La rivista sicché rivista di cultura psicanalitica della stampato da il Mulino e il titolo di questa
Pubblicazione che è l'ultima del due mila e ventitré finimondo il tema anche dell'Apocalisse attraversa riviste in queste settimane ci torneremo oggi
Lo tocchiamo solo tangenzialmente diciamo così e dedicato al tema dell'Apocalisse un saggio di Angelo Ventrone
Che insegna Storia contemporanea presso l'università di
Macerata evitare l'Apocalisse appunto il titolo
Ma il sottotitolo più chiaro ed è più dentro i temi di cui parliamo in questa rubrica il due il difficile rapporto tra politica e tecnica nel lungo novecento vediamo un po'
Quale la questione che riguarda questore apporto e anche quanto questo rapporto tra politica e tecnica costituisce il tema della memoria del novecento vediamo vediamo cosa scrive
Angelo Ventrone un filo rosso scrive ha tenuto unito dal punto di vista culturale politico l'intero novecento il timore comparso negli ultimi decenni dell'Ottocento della fine della centralità dell'essere umano in un mondo dominato sempre di più da tecnica e macchine fu proprio infatti alla fine
Del diciannovesimo secolo che le nuove tecnologie iniziano infatti a modificare in profondità il volto
E la vita della società occidentale spingendo molti a presagire imminenti grandi sciagure e anche la riflessione diciamo su questo stato che è importante per costruire di percorsi attraverso i quali si costruisce la Memory questa è l'impostazione di questo saggio di Ventrone che anche per questa volta
Valle la raccomandazione di leggere e integralmente danneggiamo solo qualche passaggio
In quegli anni ancora parliamo
Appunto della fine dell'Ottocento era entrato in crisi grazie a una serie di questioni che evocata da alcune questioni legate appunto alle scoperte tecnologiche le innovazioni tecnologiche quegli anni era forse entrava definitivamente in crisi ogni residuo di antropocentrismo l'essere umano appariva ormai solo un vivente tra i viventi e nulla più
Non fu un caso che il genere fantascientifico come avremmo chiamato più tardi proprio in quei decenni abbia cominciato a conoscere un certo successe qui attraverso l'utilizzo di queste citazioni Ventrone ci racconta un po'il senso di un'epoca il volto tutto moderno dell'Apocalisse si manifesta in questo tipo di letteratura e dice in sintesi non più
Come aveva fino a quel momento sostenuto la tradizione millenarista dica una catastrofe ad esempio come il diluvio universale giunta per pulire per punire le colpe degli uomini allontanatisi dalle leggi
Dalle leggi divine ma poi seguita da una rigenerazione collettiva l'apocalisse moderna che viene e anche ipotizzata in alcuni testi letterari che vengono citati che non abbiamo letto era un'apocalisse senza speranza senza redenzione era solo il preludio
Dell'estinzione dell'umanità era is now Francesco totale dell'umano questo è il cambio di paradigma con il prevalere
Della tecnica
Sul sull'umano frullo sull'umano che viene visto come naufragio totale la domanda scrive più avanti Ventrone
Quale sarà il futuro del genere umano di fronte all'impatto della tecnica ha attraversato poi tutto
Il ventesimo secolo una delle più forti ossessioni segrete che lo hanno percorso è stata che in effetti la paura dell'entropia cioè il timore di precipitare in un in un universo reso immobile spento incolore senza più alcuna dinamica interna
Dalla capacità delle forse materia agli e meccaniche di soffocare ogni spontaneo impulso delle forme attività biologica uomo compreso
Un universo dominato dalla
Dalla tecnica e quindi da un potere in grado di decidere della vita di tutti
Nel mille novecentotré il grande sociologo tedesco Siebel pubblicò un classico sull'argomento la metropoli e la vita dello spirito in questo scritto teorizzò la centralità nella società contemporanea
Della figura del Blasi ovvero dell'essere umano spossato senza forza nello slancio vitale chiuso in se stesso annoiato di tutto oggi lo definiremmo un individuo afflitto da depressione e l'autore fa una serie di riflessioni su questa lettura
Del sociologo citava famosissimo sociologo citato nelle metropoli regnavano in questa visione di Siebel relazioni sociali anonime perché al contrario di quanto accadeva
Nei piccoli centri abitati qui le relazioni affettive erano difficili spesso spesso addirittura impossibili questa difficoltà faceva sì che la mente dell'uomo metropolitano
Forse sollecitata usare prevalentemente solo le facoltà razionali quindi la capacità di calcolare ciò che era utile
E ciò che era dannoso per se stesso questo ambiente provocava dunque un radicale nel senso generico impoverimento il motivo
Perché spingeva i suoi abitanti ad avere con il prossimo rapporti prevalentemente di calcolo costi-benefici ovvero di convenienza basati cioè sul semplice dopo un tutti ex non è dunque strano
Che l'individuo metropolitana il Brasile per l'appunto frenetico esaurito isolato finisse con lo sprofondare
In un drammatico senso di impotenza
E di avuto svaluta l'azione per comprendere quanto queste convinzioni fossero diffuse e quanto
Appartenessero Allo spirito del tempo basta fare alcune citazioni che le fa dalla sia dalla letteratura che dalle questioni più legate al campo di interesse della rivista rivista di cultura psicanalitica
Più avanti spiega pochi e decadenza sociale il degenerazione fisica e morale che devono coincidere nel nella scienza medica del periodo e Meloni Pignone pubblicazione uccisero intensi discussioni sull'eugenetica
E sulla zootecnia umana che il fascismo avrebbe chiamato campagne di bonifica umana e il nazismo campagne per l'igiene della ratio
Che avevano l'obiettivo di mettere appunto efficaci misure di difesa dal deterioramento della specie della specie umana di fronte ai mali della modernità e avete visto come Ventrone attraverso l'analisi di questi temi
Che appaiono in qualche modo slegati poi tira il filo
Appunto di come questa idea siano confluite in queste prospettive politiche tragicamente messe il gatto nella novecento prosegue
Più avanti ancora con la sua analisi che è un poco ripercorrere il Novecento attraverso questi temi l'idea di una Apocalisse tecnica tecnologica questi convincimenti si cominciarono a travasare rapidamente nella politica già all'inizio del Novecento quando l'obiettivo di Gunner
Palingenesi etica morale perfino fisica contro il modello di modernità esistente si trasformò da aspirazione esistenziale letteraria in progetto politico appunto
Basti pensare a Mussolini che già prima della Grande Guerra si era scagliato contro la società borghese che aveva creato l'uomo-macchina L'uomo orologio l'uomo regola sono citazioni da interventi
Pubblici di Mussolini riprese da Nolte
E e che poi diventato fascista nello sforzo di sintetizzare in uno slogan quanto questa mentalità fosse stata determinante nella nascita della rivoluzione di voi
Era leader avrebbe ribadito noi siamo contro la vita comoda e questo non lo slogan spesso citato da Mussolini
Queste condizioni avrebbero costituito lo sfondo su cui si ribelle innestati durante il ventennio
L'esaltazione della guerra in quanto prova suprema per costringere gli individui uscire dalla gabbia dell'individualismo fine a se stesso
E imparare a misurare nella lotta alle proprie capacità scoprire l'importanza del sacrificio la pienezza derivante dal donarsi in un progetto collettivo il culto dello sport
Nella visione fascista una sublimazione della guerra
La campagna per la crisi
L'esame località il mito della sana vita rurale e persino come poi si dimostra più avanti l'uso delle coreografie di massa
Il nazismo si muoveva sulla stessa linea dopo dopo Donda visto che mirava anche suoi impedire come Chieri bene Hitler perché il popolo tedesco poco tedesco sparisse sotto i colpi della degenerazione provocata
Dall'età contemporanea il tema la categoria del generazioni degenerazione spesso presente nella retorica
Hitleriana e non solo questa sottolineatura importante da affrontare magari in un'altra occasione da qui prosegue
Ventrone
Lo sforzo di fascismo e nazismo di sviluppare fino a renderla ipertrofica l'integrazione comunitaria attraverso sia un'estesissima rete associativa che una martellante propaganda
In modo da coprire ogni spazio sociale e l'intera esistenza
Di ogni individua qui anche il tema del totalitarismo
L'obiettivo era restituire alla vita individuale quella intensità emotiva e affettiva
Che veniva corrosa dai processi di modernizzazione di secolarizzazione e in questo senso che bisogna intendere l'accusa per quella dimensione che mosse o altro
Notissimo storico che ha studiato a fondo fascismo
E totalitarismo ha chiamato estetica della politica estetica nel significato originario di esperienza che passa attraverso i senza sì
E questo è il ragionamento di mosse infatti il senso di una comune appartenenza comunitaria doveva diventare esperienza vissuta sentita fisicamente attraverso la vicinanza con gli altri nelle piazze nelle coreografie di massa
Con il marciare o il cantare tutti insieme sgridare gli stessi slogan le stesse parole d'ordine del vestire allo stesso modo la camicia era Bruna azzurra eccetera
E con l'emozione sì di fronte agli stessi simbolica uno alla figura o alle parole dello stesso capo carismatico
La politica doveva quindi passare attraverso gli la mente e il corpo degli individui per Vinitaly usarli
Appunto Ventrone ricostruisce l'origine
Di queste prospettive che furono alla base dei togati totalitarismo per farli uscire da se stessi costringerli a incontrare gli altri a fondersi nella comunità
E per tornare in altre parole a umanizzare il mondo da questa prospettiva
Sentendosi per questo legittimata autorizzare qualsiasi mezzo violenza estrema complessa questa è la Seat poiché Ventrone prosegue con un altro capitolo che vi citiamo anche qui qualche passaggio si chiama il lungo novecento ormai ci stiamo abituando guarda nel Novecento da questa prospettiva
Questi temi
Di cui abbiamo parlato adesso continuano ad operare lungo l'intero Novecento vediamo alcuni esempi evochiamo solo alcuni
Come avrebbe ribadito alla fine degli anni sessanta
Un punto osservatore la centralità della macchina ovvero della tecnica del suo modus operandi che caratterizzava l'età contemporanea era una dichiarazione di guerra aperta contro la gioia un tentativo perverso di togliere ogni incanto alla vita
Di dimostrare che nulla assolutamente nulla speciale unico il meraviglioso
E che tutto poteva essere ricondotto a una routine meccanizzata
Da qui la frequente presenza nei film ancora qui si usano
Si usa il cinema per parlare di quella che è
è stata un'epoca nel nei film nei romanzi nelle opere teatrali contemporanei per esempio ricorda Truffaut
Michelangelo Antonioni Samuel Beckett e di tanti altri artisti i protagonisti privi di sentimenti capaci solo di reazioni automatiche indifferenti e insensibili nei confronti di tutto ciò che li circonda
Essere i cui atti esteriori apparivano poveri suo tanti di ogni umanità e i cui corpi quando entravano in contatto ci toccavano senza alcun calore
Su questi temi si sarebbe soffermato anche Italo Calvino all'inizio degli anni Sessanta lo scrittore aveva infatti notato che in Occidente la diffusione del benessere economico era stata accompagnata anche dalla moltiplicazione delle cose degli oggetti
Che avevano ormai invaso l'intero mondo umano poi cita questa riflessione
Di Italo Calvino di fronte a un mondo sempre meno a dimensione umana non appariva certo strana la comparsa accanto queste nuove invasioni barbariche di nuovi monaci nuovi gli eremiti
In Vittel più tardi gli P
Che come era successo in passato si staccavano dal consorzio civile per proteggere gli spazi di cibo il taxi i Solaro ma non nei deserti predicavano sia il rifiuto di tutti i valori terreni che l'avvento dell'Apocalisse
Questo tema affrontato da questo punto di vista interessante o meno del pericolo atomico un'apocalisse di nuovo senza speranza anticamera della fine della vita sul pianeta poi prosegue questa
Analisi
E c'è un accenno anche al tema del controllo del ruolo delle polizie moderne
Per esempio
Già nella metà nella seconda metà del Settecento si stava perfezionando in modo sempre più raffinato
I metodi tecnici la raccolta di dati statistici schedari schede perforate perché accollato riflette l'omicidio nella nota contro i i criminali
Che
Questo tema appunto del controllo sociale di carattere scientifico poi viene portato avanti nel discorso di Ventrone città Bert Marcuse L'uomo a una dimensione riemerge dalla il tema da cui è partita questa analisi il timore che il dominio della tecnica appunto del controllo poliziesco della società fosse in grado di rendere il mondo un inferno un mondo in cui sarebbe diventato impossibile addirittura anche solo immaginare una possibile alternativa sarebbe stata definita sarebbe stata la definitiva affermazione di quegli uomini su misura di guida ed è appunto
Dell'uomo creato su misura attraverso una nuova scienza all'ingegneria umana
Stava infatti prendendo corpo il sogno di regolare con meccanica precisione la vita degli esseri umani dando vita a un vero e proprio sistema di allevamento di uomini che aspirava a far loro interiorizzare un
Atteggiamento di cooperazione verso il loro lavoro verso i propri compagni verso il proprio padrone così
è una citazione di Parker da queste parole non si può non ve non può non venire in mente
Il romanzo di Orwell e mille e novecento ottantaquattro chiariva come essere ortodossi in un sistema totalitario non significasse rinunciare a pensare autonomamente ma molto più radicalmente di qui
In un senso diverso da quello che sentite da questa radio
Non pensare non aver bisogno di pensare come diceva uno dei personaggi del romanzo l'ortodossia non conoscenza cioè letteralmente ignoranza di ogni possibile alternativa l'altre parole era l'accettazione
Dell'esistente come orizzonte naturale ed eterno la costruzione di ostilità perfetta
Di un mondo armonioso completamente sotto controllo dove fosse eliminata ogni indeterminatezza dove la completa trasparenza potesse portare alla costruzione di una vera e propria Società di vetro
E in realtà
Complesso il discorso di
Ventrone perché evoca queste questioni ma poi li analizza nelle contraddizioni nella parte di verità che contengono nella parte diciamo di efficacia
Nella nell'analisi della realtà storica politica del novecento ma anche nelle contraddizioni che poi queste analisi gravissimi hanno creato appunto nel
Secolo nel Novecento lungo a questo punto
Abbiamo cominciato dire andiamo avanti comunque altra qualche altra citazione ancora da questo saggio di Angelo Ventrone
Le convinzioni queste convinzioni su uno sbocco potenzialmente totalitario del sistema siamo appunto al secondo dopoguerra
Circolavano ampiamente del mondo giovanile così come nei movimenti di contestazione fino alle loro punte più estreme qui c'è una citazione
Interessante appunto proprio per quello che riguarda la nascita delle gravissime
Conseguenze delle contraddizioni nate proprio da queste idee e c'è una citazione
Cura citazione da un comunicato delle Brigate Rosse che vi leggiamo l'ordine sociale che lo Stato imperialista vorrebbe imporre scrivevano
Appunto nel settantotto presuppone la riduzione preventiva e generalizzata degli individui mani accorse
E questo è il il ragionamento punto che che evoca
Questo questo comunicato perché appunto legato ai temi di cui abbiamo parlato di una società di cose retta dalle leggi del mercato capitalistico scrivano le BR l'ordine impossibile
Della soppressione delle contraddizioni del puro svolgersi quantitativo quantitativo dell'immutabile
Della morte chiusa la citazione questa appunto serve per capire queste
Continuità nel mille novecentosettantacinque poi i Nuclei armati proletari avevano sequestrato Giuseppe Di Gennaro magistrato vi dirigeva il centro elettronico di calcolo dell'amministrazione penitenziaria
Che appunto era stato accusato poi con un comunicato che recitava così uno strumento del potere per la schedatura il controllo sempre più efficace di ogni singolo detenuto questo tema appunto arrivo
Arrivo in in questi termini nel mondo della violenza politica le soluzioni a questa
Prospettiva ipotizzata poi furono tragicamente messe in atto con questi atti gravissimi come esempio questo sequestro poi cita ancora alla risoluzione pubblicata
Nell'aprile
Del mille novecento settantotto nei giorni del sequestro di alcun modo in cui si parlava della rafforzamento dei meccanismi e degli strumenti di controllo e
Prevenzione anche l'uccisione nel mille novecentosettantanove del giudice Emilio Alessandrini per mano di un comma commando di prima linea fu giustificata sulla base nel suo essersi delineato anche alla creazione di una banca dati sulla terrorismo la computer raid society di cui si parlava in quegli anni
Proprio grazie all'uso di sviluppo dei sistemi informatici integrati faceva intravedere la possibilità che il controllo sociale sia classe atta appunto da cancellare una volta per tutte ogni forma di dissenso di anticonformismo
Di devianza dall'enorme
Stabilite un po'questi
Fantasmi appunto che hanno attraversato
Tutto il Novecento sono giunti fino a noi di cui Angelo Ventrone parla in
Questo saggio che vi abbiamo citato per alcuni passaggi solo per cercare di capire il ragionamento che cerchiamo di fare oggi evitare la Apocalisse il difficile rapporto tra politica e tecnica nel lungo
Novecento lo trovate su sicché il numero
Il secondo numero del due mila e il ventitré rivista di cultura psicanalitica finimondo stampato dal mulino ci avviamo alla chiusura mancano pochi minuti solo un'ultima segnalazione poi anche su questa rivista ci torneremo nelle prossime settimane
Il primo numero del due mila e ventiquattro di Micromega la costituzione e i suoi nemici perché si parla qui ampiamente
Di della Costituzione ci sono
Anche passaggi che riguardano la storia del nostro Paese però noi vi vogliamo citare in chiusura oggi un fatto di interesse perché appunto in questa pubblicazione ci sono sette lettere rimaste inedite
Di Norberto Bobbio ove l'abbiamo ricordato anche noi a Bobbio
Da radio radicale e
Viene ricostruito
L'appunto da Flores il
Il ritrovamento di queste lettere di leggiamo il passaggio il dieci gennaio del mille novecentonovantatré Bobbio mi scriveva dice Flora scavo Flores suo letto con molto piacere la paletta e lo scambio di opinioni tra noi
Per lettera dura da tempo una consuetudine che si va perdendo ma io mi sono affezionato scrivo molte lettere
Questa è la la citazione da Bobbio che vi sia stato fra noi lo scambio di parecchie lettere dice
Flores pensavo di averle perdute tutte
Le avevo raccolto infatti una cartella che dopo un trasloco non nuovo mai più ritrovato ma poi agli inizi
Del dicembre due mila e ventitré rimettendo a posto vecchi scatoloni ho ritrovato un incartamento con molte lettere sia di amicizia direttore di MicroMega e tra di esse inopinatamente queste lettere di Norberto Bobbio che evidentemente fortunatamente
Non avevo messo in ordine nella Kartell andata perduta ho conosciuto Bobbio nel settantasette e poi ripercorre le tappe le lettere sono dal mille e novecento ottantanove al novantaquattro sono scritte a mano
Tutte altre poi invece a macchina insomma si parla anche
Dell'aspetto più propriamente filologico e in questo caso val la pena di parlare di questo e appunto e c'è anche
Il tema trattato del per esempio interessante il passaggio dall'ottantanove al novanta la prospettiva della sinistra e sono interessanti le analisi di Bobbio di cui però vi diremo
Nelle prossime puntate perché il tempo finito e ci fermiamo qui
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