Cerimonia in occasione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice

L'ingresso in Aula il Presidente della Repubblica un sono il presidente del Senato in presidente della Camera dei deputati
Ascoltiamo ora l'inno d'Italia
Liti e
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Ne nuovo e e allora se se
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Che Amanda
Di inadempienze messa Livori si sembra chiaramente grazie
Mai dire vero
In servizio
C'erano innanzitutto sembra lontana organizza
è
Erano se
Buongiorno Buongiorno signor presidente della Repubblica signor presidente del Senato Presidenti di Camera del Consiglio della corte costituzionale automi autorità familiari delle vittime che oggi come moriamo studenti insegnanti
Siamo qui oggi nove maggio per celebrare assieme il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice ascolteremo tra poco interventi di familiari di persone che hanno perso la vita nelle stragi o in attentati terroristici l'ascolto non è un atto passivo
L'ascolto quando empatico è un modo di farsi carico ed essere ascoltati aiuta a ricostruire quel senso di fiducia che in molti di noi familiari è stato minato dalla violenza
La legge cinquantasei del due mila sei che istituito questa giornata è una forma di presa in carico delle vittime da parte delle istituzioni non meno importante a questo fine della condanna delle in perché sentirci riconosciuti lenisce il nostro dolore
è una forma di giustizia riparativa
Oltre all'ascolto credo sia importante il passaggio del testimone della memoria per questo ci sono qui oggi le scuole per questo in tanti di noi Ziad operano in realtà associative per la trasmissione della memoria del terrorismo che è fondamentale per il nostro Paese
Come un monito di tempi bui che non devono tornare mai più ho l'onore di condurre questa cerimonia perché ricorrono i cinquant'anni dalla morte del mio papà Graziano Giralucci
Ucciso insieme a Giuseppe Mazzola il diciassette giugno del mille novecentosettantaquattro nella sede del movimento sociale di Padova
Vorrei dire due parole anche su di lui
Aveva due grandi passioni il rugby e la politica
Quando la sua vita giovane perché non aveva ancora trent'anni è stata interrotta si stava impegnando nella campagna per il referendum chiedeva l'abrogazione della legge sul divorzio
Lo faceva perché era convinto che il voto dei cittadini e delle cittadine avrebbe inciso sulla nostra società
Magari in un modo che io non condivido ma quel che conta nella democrazia è stare all'interno delle regole
Confrontarsi democraticamente pesare le forze in campo correttamente attraverso il diritto-dovere di voto
Ed è questo che vorrei che rimanesse oggi l'immenso valore della democrazia contro la violenza e l'importanza che anche i giovani si impegnino per incidere nella società ed esercitino il loro diritto di voto
Ascoltiamo ora l'intervento del presidente del Senato
Signor presidente della Repubblica signor presidente del Consiglio
Signor presidente della Corte costituzionale presidente della Camera dei deputati autorità intervenuti e soprattutto soprattutto saluto e ringrazio tutti i rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime del terrorismo
Custodi di una storia di sofferenza dolore riscatto che è la nostra storia la storia di un'Italia che non dimentica
Potrei non fare nessun intervento dopo le parole di Silvia Giralucci io peraltro sono stato da giovane avvocato
Difensore di parte civile nel processo contro coloro che lo avevano ucciso e quindi
Mi lega
A quella vicenda anche un ricordo a una
Particolare sofferenza personale ma la stessa
Sofferenza lo stesso ricordo
Va nei confronti
Di tutti i familiari
Che hanno subito
L'onta della assassinio del ferimento dell'aggressione da parte
Di uomini del terrorismo quello di oggi è un solenne appuntamento alla presenza del Presidente della Repubblica
E delle più alte cariche dello Stato per ricordare tramandare pagine di una fase storica che ha profondamente segnato la nostra nazione
Dal mille novecentosessantanove hanno ve lo ricorderete della strage di piazza Fontana
Oltre quindici mila sono stati gli atti di varia natura legati al terrorismo che hanno causato centinaia di morti e migliaia di feriti una violenza feroce e così spregiudicata da creare nei cosiddetti anni di piombo un diffuso sentimento di paura sgomento e insicurezza
Oggi vogliamo ricordare però come lo stato sia riuscito a sconfiggere chi voleva colpire al cuore la nazione la democrazia
Le leggi anche speciali così come gli strumenti messi in campo a supporto delle forze dell'ordine e della magistratura
Sono state fondamentali e hanno rappresentato un modello al quale si sono ispirate anche altre nazioni ancor più importante è stato il coraggio di donne e uomini
Cito solo il commissario Luigi Calabresi il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ma dovrei citare centinaia e centinaia di uomini al servizio della sicurezza nostra al servizio dello Stato
Le vorrei li vorrei poter citare uno per uno che hanno fatto del senso del dovere dell'amore per la patria e dell'impegno per la legalità e la giustizia
Un valoroso stile di vita
La coesione nazionale è stata la vera arma in più e in questa prospettiva è necessario proseguire l'importante opera di Dese gratis dense tre azione degli atti delle commissioni d'inchiesta
Che hanno indagato su molte tragiche pagine del nostro passato per rimuovere ogni ombra ogni dubbio ogni interrogativo e ce ne sono ancora
Ce ne sono ancora aperti
A tal proposito voglio ricordare le parole del presidente Mattarella che ho l'onore di avere oggi al mio fianco cercare la verità è sempre un obiettivo primario della democrazia
La verità è inseparabile dalla libertà tante verità sono state ricostruite e con questa altre non sono ancora del tutto chiarite o sono rimaste oscure
Non rinunceremo a cercare con gli strumenti della legge e con un impegno che deve essere corale le sue parole signor Presidente indicano a tutti noi la via maestra da seguire
La verità
E questo il primo e più importante obbligo morale che abbiamo nei confronti di tante vite innocenti e di coloro che si sono sacrificati per difendere la democrazia
è la Repubblica non posso esimermi dal ricordare anche quanti Giovanni hanno perso la vita
Magari solo perché non potevano esprimere al meglio le loro idee oggi ricorre
Il quarantaseiesimo anniversario dell'uccisione di Aldo Moro
Un omicidio brutale
Che ha seguito l'eccidio della sua scorta avvenuto cinquantacinque giorni prima
E in quello stesso giorno il nove maggio del settantotto veniva assassinato anche Peppino Impastato
Vittima della mafia se mi è consentito di quel terrorismo mafioso altrettanto crudele e spietato
Un deferente pensiero infine alle recenti vittime del terrorismo in ogni parte del mondo e di quello di marca
O di matrice religiosa
Penso ai tanti che hanno perso la vita a Parigi a Berlino a Londra in Europa e non solo
Cambiano gli scenari internazionali cambiano i nemici della democrazia cambiano anche gli obiettivi dei terroristi quello che non deve cambiare che non può cambiare è il nostro impegno contro un nemico spesso invisibile ma riconoscibile dai modi da in mente lo di dalla barbarie
Prestiamo attenzione anche agli avvenimenti dell'attualità
Non vorremmo che
Un tentativo di soffocare la libera espressione di pensiero come avviene in alcune località in alcune università per esempio possa essere una
Una scintillante che genera episodi drammatici noi vigiliamo anche se oggi il pericolo non appare vicino ma occorre vigilare in questa direzione
In conclusione nel ricordare gli sforzi dei successi
Della lotta al terrorismo vorrei sottolineare che quando l'Italia era sull'orlo del baratro lo Stato ha saputo risollevarsi a dimostrare coraggio e forza quel coraggio e quella forza
Che oggi sono il filo conduttore
Dell'omaggio che tutti noi tributi amo
Alle vittime del terrorismo ai loro familiari e alla meritoria opera portata avanti delle associazioni che ringrazio per la loro attività e la loro presenza grazie veramente di cuore
Prende ora la parola presidente della Camera dei deputati
Grazie messo tutto innanzitutto Presidente della Repubblica
Il Presidente del Senato anche l'ospitalità presidente del Consiglio presenta Corte Costituzionale tutti i ministri le autorità in particolar modo i familiari delle vittime del terrorismo
E delle stragi mi unisco a voi in questo giorno
Solenne nel ricordo di tutte le vittime dei vili attentati terroristici e delle stragi di tale matrice che hanno scosso la storia recente del nostro Paese e dell'Occidente
Non dobbiamo dimenticare i rappresentanti delle istituzioni i magistrati gli appartenenti alle forze dell'ordine i sindacalisti
Sì i giornalisti barbaramente trucidati
Non dimentichiamo le persone colpite nella loro quotidianità dalla ferocia
Di individui e gruppi organizzati e disposti a tutto pur di portare a compimento il proprio folle disegno di avversione dell'ordine democratico
Non di mi non dimentichiamo il disprezzo dei terroristi per la vita umana
Il terrorismo di qualunque matrice ha generato e continua a generare sofferenza e morte il nome di dottrine e ideologia scellerate distorte e criminali
Ricordare alle persone e non solo i freddi numeri dei massacri è un dovere morale dell'istituzione
Esprimo dunque piena e sentita vicinanza a nome della Camera dei deputati alle famiglie di tutte le vittime del terrorismo e alle loro associazioni oggi quel presente
Le testimonianze che seguiranno mantengono viva
La memoria dei vostri cari
E serve a trasmette alla soprattutto è importante alle nuove generazioni
è stato ed è l'esempio di un popolo forte
Che nei momenti difficili ha saputo unirsi
Innanzi all'oscuro disegno diretto a scardinare l'ordine democratico il Paese reagì in modo compatto
Anche grazie al generoso contributo dei cittadini
Le istituzioni sono state in grado di respingere fermamente la deriva terroristica nel rispetto dei principi della nostra carta costituzionale
L'odio la prevaricazione e la violenza non riuscirono a prevalere sulla coesione la solidarietà e il dialogo sui quali si fonda la nostra comunità
Proprio per rispondere alle legittime istanze di verità e giustizia dei familiari delle vittime
Il Parlamento ha da tempo avviato l'operative classificazione pubblicazione di documenti acquisiti e prodotti dalle Commissioni parlamentari d'inchiesta che si sono succedute nel tempo
Ritengo che questo sia il modo migliore per onorare il debito di verità e di giustizia che abbiamo nei confronti non solo dei familiari delle vittime ma del Paese intero
è necessario inoltre rafforzare la consapevolezza che i diritti e le libertà di cui godiamo vanno custoditi e difesi giorno dopo giorno
Quanto più questa consapevolezza sarà radicata tanto più forte sarà la risposta a eventuali minacce per la nostra democrazia soprattutto nell'attuale momento storico segnato dalla guerra che rischia di rinfocolare fenomeni di violenza e di fanatismo
Auspico che il Paese risponda sempre a queste minacce in maniera compatta forte e risoluta così come è accaduto nel passato dei ringrazio
Abbiamo ora un contributo di RAI Parlamento coi episodica verranno ricordati oggi
Sì
Sì
Ricorderemo quest'anno tre stragi avvenute negli anni settantaquattro e ottantaquattro
Stragi come le altre cinque avvenute in Italia tra il sessantanove e l'ottantaquattro di cui oggi sappiamo tantissimo grazie soprattutto all'impegno costante delle associazioni delle famiglie dei familiari delle vittime
Anche la verità è una cura per la nostra democrazia insieme alla trasparenza su tutta la documentazione esistente che non può essere sottratti ai cittadini questo deve essere un impegno comune
Il ventotto maggio del mille novecentosettantaquattro a Piazza della Loggia a Brescia durante la manifestazione sindacale contro il terrorismo neofascista una bomba nascosta in un certo in un cestino porta rifiuti esplose ferendo un centinaio di persone e uccidendone otto una di queste era Giulietta Banzi Bazzoli la mamma di Alfredo Bazoli senatore della Repubblica che ora ascoltiamo in rappresentanza dell'associazione Casa della memoria
Sì prendo la parola con emozione in quest'aula dove intervengo di Formentera senatore ma oggi è diverso perché oggi intervengo semplicemente come Alfredo Bazoli figlio di Giulietta
Morta a Brescia in piazza della Loggia il ventotto maggio del mille novecentosettantaquattro
Cosa resta dopo cinquant'anni di quella strage di quale otto vittime uccise da una bomba in quella mattina piovosa
Dello del dolore muto dei parenti dello spazio di una città rimangono le immagini quelle fotografie in bianco e nero che alludono a un tempo lontano corpi per terra
Studentessa in lacrime un infermiere che alza le braccia per chiamare aiuto riverso sul corpo di mia madre
Arnaldo chino su ciò che resta di Alberto Maniglio che sorregge Lidia
Rimangono i ricordi di chi c'era emaniamo i parenti testimoni involontari della nostra storia personale
E quando non è come loro azioni cioè fare memoria insieme come stiamo facendo oggi e non è mai banale
Ma è sbagliato ma inutile anche quando appare stanco ripetitivo anche quando se non dovere e non una necessità anche quando il tempo all'invito le ferite abbia di più significative ha trasformato la società sapere su quali radici è cresciuta la nostra democrazia attraverso quali prove e quali caduti i quali sfide quali sacrifici si è consolidata
Tutto ciò aiuta a capire il nostro presente così complicato dalla profondità delle coordinate che servono anche per non farsi trovare impreparati dal futuro che incombe
E che la storia di Piazza della Loggia della strage dei suoi caduti e la storia di un attacco alla democrazia
E l'utilizzo di uno strumento tanto diffusa ancora oggi nel mondo la violenza e il terrore per indirizzare condizionare l'evoluzione politica del Paese per limitare la sua libertà di questo occorre parlare di ostentare di ripristinare le emozioni che la città di Brescia
Che fece i conti con la barbarie di una bomba nella piazza del municipio
Durante la manifestazione antifascista
Per uccidere a caso quante più persone possibile soffermarsi per un giorno per qualche ora per un istante riflette su ciò che è stato su ciò che poteva essere su ciò che potrebbe accadere non fu un episodio isolato
Un piccolo incidente concluse chiuso dentro il flusso della storia e non riguarda solo noi parenti non riguarda solo la nostra città
Il sangue versato in quella piazza allude all'esercizio del potere occulto che il vero nemico della democrazia che invece si fonda sulla limpidezza e la trasparenza della responsabilità e del potere
Il potere occulto esercita il suo ruolo nelle dinamiche della società per le sue finalità opachi
Non esita scusami strumenti violenti e si combatte rendendolo visibile contrastando lo con le armi forti della democrazia de la consapevolezza della partecipazione della comprensione dei fatti degli eventi per questo
Per queste esigenze limpidezza che è così essenziale alla libertà che il necessario avere chiaro il quadro di ciò che è successo
E anche delle responsabilità personali oltre che politiche che si persegue attraverso gli strumenti della giustizia anche a tanti anni di distanza non per un'esigenza di vendetta ma per una necessità democratica non sono inutili le sentenze recenti quelle che hanno condannato gli organizzatori neofascisti di Ordine Nuovo sempre loro
Non sono inutili le indagini di oggi che perseguono gli esecutori e i fiancheggiatori e complici dentro lo Stato
Perché sono la sanzione della capacità delle istituzioni democratiche di gettare luce sulle ombre del potere occulto che attenta alle nostre libertà e per questi motivi
è necessario sapere divulgare conoscere la verità perché nelle indifferenza nelle ignoranza nella confusione con la mistificazione interessata che si muove che interessa a tessere
Le trame occulte che ledono le nostre libertà torbide entro le acque oggi come allora i moti di piazza della Loggia
Come i partigiani torturati e fucilati dai nazifascisti come le vittime di ogni terrorismo sono i caduti per la nostra libertà sono il sacrificio
Che la nostra fragile democrazia ha richiesto per garantirci la libertà di oggi e per la quale vale ancora la pena di combattere
Non dimentichiamolo non dimentichiamoli
Un altro attentato di matrice neofascista di quel terribile mille novecentosettantaquattro è quello che avviene il quattro agosto all'una del mattino quando in una vettura del treno Espresso uno quattro otto sei vitali diretto a Monaco di Baviera all'uscita della galleria degli Appennini esplode un ordigno ad alto potenziale
Si riversi rotti era un giovane ferroviere in servizio entrano in vagoni in fiamme per aiutare le persone intrappolate e perse la sua vita il bilancio di quella terribile strage è di dodici morti e quarantotto feriti
Prende ora la parola Franco si rotti fratello di Siderno
Signor Presidente da Repubblica
Signor presidente del Consiglio
Signor presidente del Senato
Signor presidente della Camera signori ministri onorevole gentili presenti
A memoria ma la sera del tre agosto mille novecentosettantaquattro quando dalla Stazione di Roma Tiburtina
Parte il treno Espresso Italicus durante la sosta a Firenze un gruppo di persone appartenenti a una cellula dell'estrema destra e fascista colloca nel secondo scompartimento della quinta carrozza un potente ordigno esplosivo a tempo una bomba di circa quattro chilogrammi di tritolo miscelato termini
Il timer predisposto per l'uno e ventitré
Ora in cui al di là dell'esplosione
La deflagrazione avviene quando il treno sta uscendo da una lunga galleria e a seguito della caduta della linea elettrica il convoglio per forza d'inerzia va a fermarsi vicino alla stazione della località di San Benedetto Val di Sambro
Quella stazione diventa teatro di una strage terribile in cui dodici docenti perdono la vita e quarantotto restano feriti
Mentre la vettura numero cinque richiama di corsa al centro della stessa giunge un ferroviere con un estintore
Cercava di spostare qualcosa sotto doveva esserci una persona equilibrata ma proprio in quel momento una vampata lo ha investito facendolo cadere accartocciato suolo quel ferroviere e la situazione e lo dico con orgoglio mio fratello
Morì mente utilizzando un estintore ha cercato di salvare persone coinvolte dall'incendio
Sì il aveva ventiquattro anni
Ed era stato assunto di ferrovie da pochi mesi
Morirono in dodici tre straniere che noi italiani tra questi dotino pose fine anche alla vita di tre membri dei cinque componenti della famiglia Russo di Marano mio fratello si si era salvato ma con straordinario coraggio si lancia tra le fiamme Imola all'osso giovane vita per cercare di salvarne altre
Mauro Russo all'epoca tredicenne oggi che è presente in aula
E sua sorella Marisa diventi rimasero gravemente ustionati loro hanno raccontato il gestore quindici perché con il suo corpo ha fatto loro scudo salvandoli
Nel mille novecentosettantacinque sinora è stato decorato nel morirà di medaglia d'oro al valor civile
Per il resto per il senso dell'
Ovvero e il coraggio è considerato un esempio di grande valore dalle istituzioni ma le vicende giudiziarie seguite all'attentato non hanno reso giustizia Luís come le altre vittime ai feriti alle famiglie e Alitalia
C'è un deficit di verità da colmare per onorare Vito sconvolte per amore del nostro grande paese
La strage fu rivendicato da un volantino firmato Ordine nero che conclude il comunicato sostenendo che avrebbero seppellito la democrazia sotto una montagna di la democrazia non si è piegata ha tenuto e ha vinto quella battaglia contro il terrorismo ma senza verità su questa vicenda come su altri attentati
A rendere più cupo il quadro e la mancanza di conoscenza storica
La memoria è un valore fondamentale e il fatto che nella scuola nelle famiglie di gran parte del gran parte delle agenzie educative rendono la giusta attenzione alle vicende dell'Italia nel secondo Novecento mio avviso molto grave
La conoscenza è vitale per una società sana e per promuovere valori rispetto uguaglianza convivenza inclusione per queste ragioni reputo che la storia degli anni di piombo e della lotta al terrorismo dovrebbero essere inseriti nei testi scolastici
Sono testimone del fatto che su questi argomenti c'è grande attenzione e interessa lo vedo quando incontro gli studenti ed insegnanti People un saluto ai ragazzi l'istituto comprensivo numero sette di Forlì che sulla vicenda hanno sviluppato un bellissimo progetto
Con le norme e con enorme soddisfazione di scontro che le semplici cioè di un ragazzo ordinario che compi un gesto estremo del turismo è dirompente grazie alla carica informativo che costituisce penso sia di gran lunga più potente di quel maledetto ordigno differenza della bomba produce solo gran bene
Dopo cinquant'anni mi permetto di chiedere a gran voce a nome di tutte le vittime che ci venga permesso di conoscere la verità
Di entrare negli archivi e che venga veramente Boletus segreto su queste vicende di Stato è necessario sapere se è vero che ci furono intrecci di potere infiltrazioni e collusioni mafiose con apparati dello Stato
Vorremmo sapere il perché dei depistaggi responsabilità di chi ha cercato di cambiare le sorti del nostro Paese
Infine vorrei ringraziare persino però è da libro Cuore che compiuto il più grande esercito induismo che un essere umano possa adempiere dopo che mani assassine che non perderlo mai ti hanno portato via il dono più grande la vita ritengo che oggi più che mai
Sì sì ha bisogno di figure di riferimento come la tua perché il tuo gesto trasmette alti valori morali e sani principi con la speranza che il sacrificio sia servito tutti per dire Italia migliore grazie
L'acqua
La parola ora Piero Mazzola figlio di Giuseppe Mazzola ucciso insieme a mio padre Graziano il diciassette giugno del mille novecentosettantaquattro Padova prime vittime delle Brigate Rosse
Signor Presidente della Repubblica
Signori il precedente delle camere signor presidente del Consiglio signor Presidente della Corte costituzionale
Autorità
Intervenuti è duplice
Ringrazio il presidente del Senato innanzitutto
Avermi concesso l'opportunità e l'onore
Di come migliorare mio padre
Giuseppe Mazzola
Prima vittima assieme Graziano Giralucci delle Brigate Rosse
In quel lontano mattino del mille novecentosettantaquattro
Sì consumo un tragico paradosso
Autoproclamati epigoni della Resistenza
Secondo loro tra dieta
Tolsero la vita a che la guerra di liberazione l'aveva fatta davvero
Mio padre infatti aveva servito con onore durante la campagna d'Africa prima nella successiva guerra di liberazione poi
Da buon bergamasco
Era di poche parole
Solo dopo la sua morte sfogliando dei documenti abbiamo preso delle onorificenze di guerra
Ed è lì con le sorelle tributati durante la sua lunga attività del servizio nell'Arma dei carabinieri
Spesso
Durante questi anni ho immaginato di parlare con lui
Aveva la sgradevole impressione di un'amnesia collettiva di una strisciante riabilitazione il luogo della damnatio memoriae cui sette terroristi condannati per la sua morte avrebbero dovuto invece essere consegnato
Non si spiega Rosario mentre il li attende le attenzioni riservate agli stessi
Così ad esempio tra gli altri la paventata concessione dalla grazia alla vigilia della celebrazione del processo di appello
La nomina da parte di un ministro a consulente ministeriale nonostante l'interdizione perpetua dai pubblici uffici
Il diritto quali i relatori al convegno patrocinate da qualche consiglio regionale
L'elemento da parte di una sperduta sezione Anpi
Fortunatamente è ritirato subito a consegnare attestati di partecipazione
Per avere contrastato efficacemente nel tempo
Tali fatti siamo stati tacciati di essere degli vendicativi
Questo annuncia minimamente scomposto
Nel diritto romano
Costituiva causa di indegnità a succedere
Il giorno per vendicato in giudizio e sottolineo in giudizio la morte l'uccisione del proprio padre
Ed è semplicemente ciò che noi abbiamo fatto sia in fase di indagine
Che è in fase processuale
In modo da poter essere belli a succedere nel suo patrimonio morale
Nel mille novecento novantadue con la sentenza della Cassazione si chiusa definitivamente il processo nel corso del quale nessuno degli imputati re vai a mostrare effettivo pentimento o pietà
Per due vite tragicamente troncate
Troncate perché con coraggio
E a mani nude avevano tentato di disarmare i loro aggressori
Che tenendole sotto tiro volevano costringermi prima del Giro che altri per poi incatenato dei contenuti ma
La Corte d'Assise al termine di una tormentata istruttoria scrisse
Che si trattò di un omicidio cinico
Corrode eletto all'esercito per le ferite particolarmente doloroso inferte
Non necessario
In quanto ormai inerme vengono Firenze mio padre con un colpo alla fronte e Graziano Giralucci con un colpo alla tempia
Sono certo che esce in un immaginario colloquio
Potesse chiedere a mio padre
Ne valeva la pena
Sono altrettanto certo che ancora oggi
Senza alcuna esitazione rispondere sì ne valeva la pena ripetendo perché nella vita ci sono due cose che non un che non potranno mai essere tolte
Il fatto di essere nati e il fatto di dover morire
Ma che vi è una terza cosa che non potrà essere tolta a meno che uno non lo consenta né dell'agilità
La dignità tanto caro ai nostri padri costituenti
Il tempo che mi è concesso il tiranno
E quindi chiudo con un sogno
Il sogno dei miei fratelli Emilio
Che loro coraggioso esempio contagia un po'tutti nuovi che ciascuno nel proprio ambito riconosciuta appieno la dignità dell'altro
Da ultimo uno miliardo nota d'orgoglio personale
L'orgoglio di avere cresciuti i nostri figli indenni dall'odio perché l'odio è morta grazie
Delinea manzo l'azionista grazie Treno novecentoquattro
Buongiorno a tutti
E per me è una grande emozione essere qui oggi a rappresentare l'Associazione tra i familiari delle vittime della strage sul treno rapido novecentoquattro del ventitré dicembre mille novecentottantaquattro
Questa giornata di memoria collettiva che ogni anno si ripete come un rituale termini familiari di vittime e superstiti significa soprattutto condividere la nostra storia e renderla pubblica
La presenza del Presidente della Repubblica di tutte le istituzioni e soprattutto degli studenti ci ricorda che in quello che ognuno di noi ha vissuto non è un fatto personale ma è la storia del nostro Paese
Questo concetto non è scontato
Perché se da un lato le sedici vittime della strage sul rapido novecentoquattro hanno lasciato un vuoto enorme nelle loro famiglie dall'altro lato le cosiddette stragi di Stato e le loro vittime restano ancora un argomento per pochi
Di terrorismo e della storia recente del nostro Paese se ne parla troppo poco
I programmi scolastici non arrivano ad affrontare l'argomento ed è solo per la tenacia di qualche insegnante che qualche classe viene coinvolta in progettualità specifiche sull'argomento
Noi crediamo che oltre alla celebrazione istituzionale che stiamo vivendo oggi cittadini vadano informati e coinvolti
Bisogna creare un senso di appartenenza che unisca il nostro Paese e questo lo possiamo fare solo partendo dalla scuola la memoria storica di questi tragici eventi non può pesare sulle spalle di pochi
Noi continueremo a fare la nostra parte ma abbiamo bisogno di un aiuto concreto per portare avanti le nostre battaglie
Perdere un genitore e un figlio un amico e magari come spesso purtroppo accade non sapere neanche il nome del carnefice e disarmante perché dopo aver cancellato una parte DT
La mancata giustizia titoli del resto
Lasciando te inerme a sperare che un evento qualsiasi posta restituirgli la voglia di vivere
Noi non possiamo e non vogliamo dimenticare i nostri cari non sono solo un nome su una targa ad onorare ogni da onorario Antonio anniversario
Ma sono quella traccia nascosta che rende la nostra strage la strage di tutti
Ma la memoria non è il nostro unico obiettivo negli diamo per la verità
Spesso ci ritroviamo con la testa tra le carte a provare a ricostruire quello che è stato e ci chiediamo il perché perché proprio a noi
Ogni azione al suo attore ogni evento alla sua verità
Nel caso della strage del rapido novecentoquattro non abbiamo ancora la verità
Abbiamo tante riflessioni confuse vari procedimenti chiusi estinti supposizioni di vario genere e convinzioni che si rafforzano nelle nostre menti ma no che non portano alla verità giudiziaria
Recentemente la Procura di Firenze ha riaperto le indagini per la strage ipotizzando una sorta di alleanza tra mafia servizi segreti criminalità e politica
Staremo a vedere vigileremo con la speranza che la nebbia che in questi anni ha circondato la strage del rapido novecentoquattro non diventi sempre più densa ed il nostro soffiare non sia più sufficiente a cacciarla via
A distanza di quarant'anni il nostro impegno
Non indietreggia di un passo continueremo nella nostra ricerca di verità e a chiedere giustizia per Giovambattista Altobelli Anna Maria Brandi Susanna cavalli luci accertato Angela albanese in De Simone
Nicola De Simone Anna De Simone Giovanni De Simone
Per Francesco leoni Luisella Matarazzo Carmine Moccia
Valeria Morattiello Maria Luigia Morini Federica taglia la tela Abramo basta Rella Gioacchino tagli a latina
Grazie
Prende la parola Roberto Della Rocca Presidente dell'Associazione Italiana vittime del terrorismo
Signor presidente Repubblica autorizza tutte vittime del terrorismo e loro familiari
Dal marzo mille novecentottantacinque anche per Associazione Italiana vittime terrorismo tiene alta la memoria è ricordo dei concittadini che per terrorismo hanno perso la vita con l'hanno conseguita con gravissimi tra numerose sono state le vittime italiane civili e militari che attentati anche all'estero
Per tutti loro e per i familiari ci battiamo per fare emergere verità pericolo ci mette il sacrificio e per avere giustizia
A quest'ultimo riguardo è doveroso fare un un richiamo anche da nel caso dell'ingiustizia che assorbe avvenuta nella Francia nostra alleata quando il ventotto marzo due mila ventitré
La Suprema Corte ha negato l'estradizione di dieci terroristi italiani tra cui alcuni condannati all'ergastolo irregolari concessi per l'omicidio di nostri connazionali che oggi ricordiamo
Haider le vittime i familiari persi diranno ogni possibile iniziativa anche legale Affi
Che giustizia sia compiuto
Nonostante tutto portiamo avanti e apprezziamo ciò che è avvenuto dal due mila tre in Italia ove non ci sono stati più attentati a differenza di tanti altri Paesi europei
Grazie all'efficacia dal nostro Intelligence e ha grandissimo lavoro preventivo delle forze dell'ordine e della magistratura
Ringraziamo il Parlamento che ha provato nel due mila quattro la legge duecentosei in favore delle vittime del terrorismo ma che deve essere ancora in diverse parti attuate
Per ovviare a tale che recita una proposta di legge parlamentare era stata depositata nella precedente legislatura a cui seguiti superamento dei lavori istruttori ma non il definitivo varo per la caduta dell'esecutivo
Promossa dai niente riunione familiare vittima stragi la proposta di legge è stata ripresentata con l'adesione di tutte le forze politiche
L'auspicio e che possa essere rapidamente approvata per completare l'attuazione dalla legge duecentosei dopo ben ventisei anni dalla sua approvazione
Interminabile e l'elenco di uomini e donne vittime del terrorismo in Italia dal sessantuno al mille novecentottantaquattro
Anni di sangue culminati con gli omicidi di Aldo Moro e Guido Rossa
Chi ha vissuto quegli eventi ne ricorda nitidamente la inutilità la vacuità la follia di quella feroce strategia del terrore spesso vittime colpite alla cieca e a volte per scambi di persona
E tanti sono stati i militari e civili e militari caduti al destro e prevalentemente per il turismo visto che il ministro islamico genetista dal due mila tre oggi
La convocazione odierna riguarda solo una parte degli oltre cinquecentosettantacinque nostri connazionali uccisi e più cinque mila feriti
Idealmente ricordiamo tutti
Come moriamo ora
Nome per nome
Le vittime civili e militari giunti intatti individuali caduti per terrorismo in Italia nel mille novecentosettantaquattro e nel mille novecentosettantanove
Nell'elenco in ordine cronologico saranno esposte per ciascuna vittima cognome nome professione
Si gratta errori Sica responsabili dell'omicidio che furono in quel periodo per la sinistra eversiva Brigate Rosse prima linea e altri minori per l'estrema destra eversiva Ordine nuovo è nata
Anno mille novecentosettantaquattro come un po'l'azione del cinquantesimo
Termini hanno luccio impiegato bancario sigla terroristica esponente della destra eversiva
Giro truci Graziano agente di commercio e Mazzola Giuseppe carabinieri ingenti Brigate Rosse e chiameremo sentirmi dal davanti Piera semplicemente
Maritano felici i carabinieri BR
Dalla risparmi pensionata destra eversiva Lombardini Andrea carabiniere BR
Mille novecentosettantanove
Commemorazione quarantacinquesimo Cecchetti Stefano studenti
Formazione di sinistra eversiva Lorusso Giuseppe agenti di custodia prima linea rossa Guido sindacalista BR
Alessandrini Guido magistrato prima linea Sabatini sino commerciante Proletari armati del per il comunismo PAC Torrigiani Pierluigi orefice PAC Scalia Rosario guardia giurata formazione di sinistra eversiva Iurilli Emanuele studente prima linea Fava Graziella con la Patricia domestica formazione di sinistra eversiva
Giuseppe
Guerrieri carabiniere formazioni di sinistra eversiva Schettini però avvocato BR Campagna Andrea poliziotto Pack
Me Antonio di Hollande Pierino poliziotti BR
Mano a Bartolomeo vice urbano prima linea Varisco Antonio Colonnello dei Carabinieri BR Civitate Carmine esercente prima linea gli è nota dirigenti Tiziano
Prima linea
Calato Michele poliziotto BR una delle persone di cui abbiamo parlato prima dei dieci terroristi francesi italiani in Francia e non estradati
Battaglie vittorie cosa Mario carabinieri viene riletta perno Domenico poliziotto DR Romiti Mariano poliziotto BR le antiche Antonio impiegato Nuclei armati rivoluzionari
Per ultimo una mia personale riflessione
Costerà tanti tra CIA e avvenimenti a noi così vicini il terrorismo e la guerra sono le lezioni della storia che popoli non ricordo ormai abbastanza grazie
Ancora
Prego ora il Presidente della Repubblica il presidente del Senato di avvicinarsi al centro dell'emiciclo per la premiazione delle scuole del concorso traccia di memoria a cura della Rete degli archivi per non dimenticare
Del ministero dell'Istruzione del merito e del ministero della cultura un lavoro molto importante nell'ottica della trasmissione della memoria consegna i premi il Presidente della Repubblica
Per la scuola primaria vengono prima premiate quattro classi della scuola San Domenico Savio di terzi Miano in provincia di Napoli
Il Progetto la voce del coraggio la storia e luoghi di Mimmo beneventano è un video che ricostruisce la storia del consigliere comunale di Ottaviano
In provincia di Napoli che si oppose alla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo e che fu ucciso in un agguato il sette novembre mille novecentottanta
Ritira il premio Francesco Boccia
Siamo molto felici onorati di essere qui al Palazzo Madama alla presenza del Presidente della Repubblica i presidenti delle Camere rappresentanti dell'Archivio Flamigni e le reti negli archivi e di tutte le altre autorità
Facciamo i saluti dei nostri istituto la direzione didattica statale San Domenico Savio Terzigno
La memoria il figlio che di Arianna che riporta al presente ciò che è stato che non c'è più facendogli rivivere quanto facciamo adesso col Mimma beneventano
Un uomo la cui statura morale e altri passione per la cosa pubblica cronica variabili
Minimamente le ingiustizie ha vinto l'illegalità ha vinto sulla pubblica
Se non è caduto nell'oblio se siamo un club parlarne davanti alle più alte cariche dello Stato avute nei giorni stendere i cavi intrecciati esce da Adelphi riso il mio bambino
Della scuola per la scuola secondaria di primo grado sono state premiate le terze dell'istituto comprensivo don Paolo Raffaelli di Provaglio d'Iseo nel Bresciano con il Progetto senza illusioni essenza di sperare un racconto per immagini
Si tratta di una graphic novel che contestualizzare la storia della strage di Piazza della Loggia illustra le biografie io delle otto viti ma è con disegni capaci di trasmettere la durezza e la brutalità di quel terribile avvenimento ritira il premio aperta Vailati
La scuola deve insegnare ad affrontare la vita
Così diceva gli insegnanti Livia Bottardi Milani che il ventotto maggio mille novecentosettantaquattro ha perso la vita sotto il porticato di Piazza della Loggia
Otto vittime è una ferita che non si è mai rimarginata
Una vicenda giudiziaria che non si è ancora conclusa
Abbiamo selezionate studiati interviste documenti e i fotografi per ricostruire i fatti
Un lavoro appassionato che ha coinvolto i novanta studenti della realizzazione di un fumetto collettivo che sebbene possa risultare paradossale e soprattutto un racconto edita
Con l'infanzia gli studi l'amore le passioni delle vittime coinvolte
Un racconto che termina alle ore dieci e dodici del ventotto maggio mille novecentosettantaquattro con lo scoppio della bomba
Viviamo in una lettera a suo marito Manlio disse
Dobbiamo guardare al futuro senza illusioni e senza disperare
E questo canaglia è quello che faremo anche noi
Per la scuola secondaria di secondo grado è stata premiata la terza a le del liceo Tommaso Gulli di Reggio Calabria con il Progetto storie che non dimenticheremo
è un elaborato multimediale che ricostruisce le storie di quattro vittime di andrà anche età
Attraverso immagini di repertorio sapientemente monta montate mi onora il ricordo ritira il premio Daria Gaia maglia Caterina Gangemi
Signor Presidente della Repubblica signor presidente del Senato signor presidente della Camera e autorità tutte presenti
A nome del dirigente scolastico dei miei compagni e di tutte le componenti del diciotto marzo poli di Reggio Calabria
Ringraziamo sentitamente per il riconoscimento del nostro lavoro solennemente che Remo vuole essere un omaggio alla memoria di Bruno io ero tabaccaio Gennaro Musella ingegnere e Demetrio Quattrone ispettore del lavoro
Tutti uomini che non siano lasciati intimorire dalla criminalità organizzata locale e hanno continuato a lavorare a lottare per far trionfare la legalità esprimendo così ed un alto profilo morale e civile non potevamo nel ricordare la triste vicenda del piccolo Gianluca canonico anch'egli vittima innocente a soli dieci anni ingerenza Barbra ingiustificata che lo ha portato via
Le loro storie sono le nostre storie e per questo è un dovere imprescindibile diventare sente la memoria grazie
Chiudiamo ora colline europeo
Sì
E
Numero sei presente di zero sei e antica serve lei lunga
Sono
Angelo generi
Sarà sì
E Bulgaria
Sale
Tanto prima
Si sa
La cerimonia è terminata grazie a tutti
Si invitano i gentili ospiti a rimanere seduti per consentire al Presidente della Repubblica atti lasciare Laura grazie