Premierato: le parole di Giorgia Meloni. Intervista al senatore Peppe De Cristofaro

A radio radicale siamo con il senatore Peppe De Cristofaro di sinistra italiana averti per parlare di premierato allora ieri Giorgia Meloni non ha iniziativa della Fondazione De Gasperi Craxi
Ha detto che intende andare avanti quindi presumo che andrà avanti senza fare modifiche al testo che è stato approvato
In Commissione che arrivato ieri qui in discussione generale allora noi oggi abbiamo letto un po'di questa iniziativa di ieri che passata un po'più agli onori delle cronache per alcune presenze che per quello che forse ha detto la Mellone allora
Lei dal suo punto di vista è preoccupato in che misura
Sono preoccupato nella misura in cui penso che se questa riforma dovesse effettivamente trovare consenso nel Paese perché poi di questo si tratterà perché ci sarà un referendum sarebbe una cosa molto negativa per l'Italia non foss'altro per il fatto che questo premierato di cui parlava Meloni non esiste in nessun Paese del mondo
è un unicum italiano esisterebbe sull'Italia un sistema di governo concepito in questo modo
Fondato sull'elezione diretta del premier senza però quei contrappesi che invece esistono nei Paesi che sono Paesi presidenzialisti
Io penso che sarebbe un errore anche il presidenzialismo perché credo che l'elezione diretta in questo momento non sia compatibile con la crisi delle democrazie contemporanee però perlomeno il presidenzialismo al suo interno
Una serie di contrappesi che non stravolgono il punto poi di fondo che è sempre quello dell'equilibrio dei poteri in questo caso invece l'equilibrio dei poteri ha stravolto si arriverebbe uno squilibrio totale concentrare i Poteri massimamente nelle mani del primo ministro del presidente del Consiglio eletto immaginare un Parlamento eletto come si dice per trascinamento quindi senza nessuna possibilità da parte degli elettori di scegliere di votare i lavori parlamentari
E naturalmente con tutto quello che questo significa quindi con una torsione vere e proprie della democrazia di questo Paese del sistema politico del sistema istituzionale così come l'abbiamo conosciuto
E anche con una significativa riduzione dei poteri del Presidente della Repubblica che mi sembra l'altro grande tema noi in Italia abbiamo avuto in tutti questi anni
Il sistema politico che è stato fondato sull'equilibrio dato al Capo dello Stato il capo dello Stato è un garante un arbitro come sappiamo bene come ci diciamo
Forse non tutti Carso vede oggi il consenso di una larga fetta dell'opinione pubblica fosse addirittura indipendentemente da chi svolge la funzione papà tre dalla svolge naturalmente molto bene ma è una fiducia nei confronti della figura del presidente della Repubblica prima ancora di chi paventa il per la perché per l'appunto la costituzione da al Presidente della Repubblica in Italia questo tipo di caratteristiche caratteristiche che io temo dinanzi a una riforma in questo senso dinanzi all'elezione del primo ministro elezione diretta da parte del popolo
Sarebbe invece secondo me messa fortemente in discussione io non credo che sia questa oggi l'emergenza principale del paese con grande sincerità
Credo che sessi volesse affrontare seriamente il tema della crisi democratica bisognerebbe partire da altri dati innanzitutto bisognerebbe partire dall'astensionismo dal fatto che mezzo paese non va più a votare e attenzione
Non va più a votare nemmeno quando si elegge direttamente il capo come per esempio succede nelle regioni dove c'è l'elezione diretta dei presidenti di Regione
E ciò nonostante la metà della popolazione normalmente non va a votare
Quindi interrogare su questo Scola provare a immaginare delle forme di contrasto all'astensionismo su come recuperare un rapporto di fiducia della popolazione con la sulla con la politica
Su come per esempio cambiare questa orrenda legge elettorale che ci troviamo ecco su questo allora oltre al Ministero della legge elettorale ieri però la Meloni ha dato un'anteprima
Quello che bisogna mettere secondo lei le preferenze ma questo lo vedremo io non credo molto sinceramente a questa che mi sembra una battuta propagandistica più che una reale volontà sicuramente sapremo o meglio sicuramente sappiamo oggi che la legge elettorale l'unica legge elettorale possibile compatibile con il premierato è una legge con un forte impianto maggioritario cioè una legge che deve prevedere necessariamente un forte premio di maggioranza
E io penso che questo sia un altro vulnus
Io credo che in una fase come questa sarebbe molto più opportuno una legge proporzionale una legge che guardi alla rappresentanza prima anche se ci fosse una legge proporzionale con la riduzione del numero dei parlamentari
La tendenza sarebbe comunque sempre al maggioritario anche voi
Certo perché prevederebbe anche una legge proporzionale un affetto di dissoluzione perché naturalmente con la riduzione del numero dei parlamentari abbastanza inevitabile ma in ogni caso una legge proporzionale sarebbe più gran presentati dalla legge maggioritaria invece lo schema attorno al quale si ragiona quello che l'elezione diretta del premier di una legge profondamente maggioritaria con un importante premio di maggioranza
Non si capisce nemmeno in quali dimensioni dovrebbe essere questione di maggioranza operato una cosa molto discutibile perché come sappiamo c'è una sentenza della che costituzionale recente che dice con chiarezza che il premio di maggioranza non posso operare una determinata soglia è una determinata entità
Però tutta questa materia è completamente nebulosa davvero abbastanza incredibile che si discuta del premierato senza però aderire ad oggi la più pallida idea di quale sia la legge elettorale che si vuole presentare al Paese ma in ogni caso io sono convinto che la popolazione italiana è molto più saggia dei suoi governanti e come è successo già in passato
Credo che siccome si farà il referendum perché non ci sarà una maggioranza il vezzo in Parlamento per la propria per poter approvare la riforma costituzionale senza passare per il referendum
Io sono convinto come è successo già altre volte in passato che la popolazione italiana boccerà questa riforma senta
è convinto di questo perché
Allora noi abbiamo visto che quando c'è stato il confermativo con Berlusconi e corrente sì è stato un fallimento perché erano delle riforme faraoniche
Che i cittadini si sono trovati un po'in confusione però stavolta per quanto possa essere diciamo discussa la riforma
Diciamo piena di contraddizioni e di buchi però più semplice più comprensibile che uno al voto due domande
Guardi io le posso innanzitutto di una cosa io me lo ricordo bene quando ci fu la riforma Renzi vi ricordo che soprattutto all'inizio nella prima fase dei primi mezzi è una riforma che tagliava il Senato bene in un Paese o trasformare e in un dopolavoro di consiglieri regionali si può dire sanno esattamente cosa lezione di secondo livello ma di fatto sostanza Medaglia del Senato in quel momento storico soprattutto è un argomento molto popolare tant'è vero che poi anni dopo che è stata la riduzione secondo me sbagliata del numero dei parlamentari per ogni caso è un argomento molto popolare sembrava che pensi dovesse stravincere per referendum sembrava un calcio di rigore senza portiere
E invece non le faremo ma perse perché quando voi spieghi invece al Paese o personalizzati
Cosa che non sta facendo la Mellone Renzi persona Rizzoli sbagliò ed è vero che le verso il referendum ma non semplicemente nel merito della riforma ma anche perché quel referendum fu una bocciatura delle politica del suo governo
La Meloni probabilmente eviterà di fare quest'errore non ripeterà probabilmente errore di Renzi ed è probabile che il referendum sia in questo caso invece maggiormente sul merito della questione che non su questioni generali
Però io sono convinto che di italiani dinanzi a questi argomenti che mi sembrano molto solidi non ridurrà il potere di scelta perché non è bella questa cosa che viene raccontata che si sceglie il primo ministro come si vede esattamente delle regioni
Non è un meccanismo particolarmente diverso da quello non migliore la la partecipazione democratica perché per l'appunto l'astensionismo purtroppo rischia di rimanere uguale
E il soprattutto metterà in discussione invece il potere e le funzioni di quella figura che in questo Paese il garante della Costituzione italiana cioè il Presidente della Repubblica io sono convinto che il combinato disposto di questi fattori
Alla fine convincerà la popolazione italiana bocciare la riforma Merloni nelle urne del referendum l'ultima questione Presidente della Repubblica
Allora se ci fosse una garanzia di una coabitazione diciamo programmata dove c'è un premier eletto dal popolo di un segno politico è un presidente espressione di una maggioranza ampissima più ampia di quella con un corpo elettorale più ampio i parlamentari europei come chiede qualcuno
Secondo lei sarebbe una garanzia ma maggiore che potrebbe ma io credo che lo squilibrio nasca dal fatto che se tu hai due figure attorno alle quali ruota il sistema politico il Presidente del Consiglio che il Presidente della Repubblica ma immagino uno schedario cui un modo e leggi direttamente con l'elezione popolare e l'altro invece da leggi come sarà nelle camere io penso che già solo questa cosa determina l'elemento descritto perché è chiaro che uno dei due sarà portatore di un consenso ottenuto diciamo così del voto popolare che obiettivamente non sarà mai paragonabile all'altro indipendentemente dallo schieramento politico anche se fossero dello stesso schieramento non è questo che conta
Quando si disegna un'architettura costituzionale io penso bisogna farla prescindere dagli schieramenti da chi vince e chi perde bisogna farlo per i prossimi cinquant'anni non per i prossimi cinque Nesi come del tutto ovvio
Io credo francamente che lo squilibrio ci sarà e ci sarà uno squilibrio anche molto forte nei confronti del Parlamento vede negli Stati Uniti dove esiste il presidenzialismo io penso che non sarebbe quella la strada giusta perché per le ragioni che dicevo prima credo che proprio l'elezione diretta in questo momento non funzioni con la crisi che c'è delle democrazie
E con la crisi dei corpi intermedi dei partiti mi sembra un meccanismo francamente pericoloso però per lo meno dove si sta il presidenzialismo è vero che sono concentrati molti potete nelle mani del Presidente della Repubblica come nel caso del capo degli Stati Uniti d'America
Ma è altrettanto vero che però ci sono enormi poteri concentrati nelle mani del Parlamento vengono erette in maniera differente non vengono eletti assieme per trascinamento il Parlamento ha un potere enorme nei confronti del Presidente della Repubblica medi Stati Uniti
Qui non sarà così cui avremo un Parlamento eletto sostanzialmente attorno all'elezione del Presidente del Consiglio il Presidente del Consiglio ha letto trascinerà con sé una maggioranza dei parlamentari
Il livello di autonomia di questi parlamentari nei confronti del Presidente eletto dal popolo sarà pari a zero e questa cosa un problema molto serio per per l'appunto il tema grande dell'equilibrio dei poteri
Bene grazie per cui anche per quest'ultima valutazione sul trascinamento ringrazio il senatore Peppe De Cristofaro di sinistra italiana Verdi col quale abbiamo parlato delle parole di Giorgia Meloni ieri sul premierato e delle prospettive della riforma