Prima Repubblica - conversazione con Luigi Zanda
Luigi Enrico Zanda Loy senatore di tali è un politico un avvocato nato a Cagliari il ventotto novembre del mille novecentoquarantadue del partito democratico è stato nella Democrazia Cristiana benvenuto a Radio Radicale senatore Benvenuti io voi
Questa trasmissione ha per titolo Prima Repubblica Prima Repubblica è un'espressione giornalistica che si riferisce al sistema
Della repubblica italiana vigente tra il quarantasei e il novantaquattro quali sono state le peculiarità della Prima Repubblica e quali le differenze più profonde con l'attuale fase politica del nostro Paese trattore faccio una precisazione
Il mio nome lo molto semplificato e mi chiamo Luigi Zanda e basta così
Ma per me la differenza più importante d'allora cosiddetta Prima Repubblica la cosiddetta seconda e nel sistema dei partiti
Nel primi decenni della Repubblica
In Italia c'erano dei grandi partiti politici che avevano una dottrina una linea diciamo
Che per quanto forse nel Complesso nel dopoguerra cercavano anche di avere una vista lunga nella cosiddetta seconda Repubblica
I partiti sostanzialmente non esistono più sul suolo o partiti personali
O partiti liquidi ma partiti politici come credo
Lui concepisce la Costituzione cioè con una forte democrazia interna e con una pista lunga sugli interessi generali del Paese mi sembra che non esistono più
Suo padre dopo aver ricoperto la carica di prefetto allora Genova il due febbraio del settantatré durante il secondo governo Andreotti e nominato nuovo capo della polizia all'alba degli anni di piombo che ricorda
Ma sa mio padre era un
Si può dire veramente un gentiluomo vecchio stampo nuovo di
Grandissima cultura ma passione prematura per la musica classica le le le buone letture un
Potrei dire discreto giocatore di Brigida
Era un intellettuale
Diciamo così era un intellettuale
E è stato sin dai tempi dell'università
Cagliari dove ha studiato non resta altro antifascista direi che è stato nominato capo della polizia perché era prefetto di Genova godeva di molto prestigio che era la sua nomina fu quasi una nomina
Naturale lo ricordo perché nel fu anche un capo della polizia amato popolare
Prestigioso mai sfiorato da da da qualsiasi tipo di
Ci critica ordinata quando entra senatore la Democrazia Cristiana e perché cosa affascinava di quel mondo un giovane giurista qual era allora
Ma la debbo deludere io non sono mai entrato nella Democrazia cristiana
Io
Ho collaborato con Francesco Cossiga che era un esponente della Democrazia Cristiana
E ho collaborato con lui come uomo di governo da ministro della Riforma pubblica amministrazione dal ministro degli Interni da Presidente del Consiglio ma nel prima e dopo
Queste lavoro con Cossiga mio non ho mai ho avuto la tessera di alcun partito che adesso non sto a dirle per chi votano comunque non ero nella Democrazia cristiana
Durante gli anni settanta dopo aver collaborato con il ministro per la riforma della pubblica amministrazione diviene segretario portavoce lo diceva poco fa di Francesco Cossiga al ministero dell'interno dal mille novecentosettantasei al mille novecentosettantotto
E poi la Presidenza del Consiglio dei ministri con il primo e con il secondo governo Cossiga dal settantanove all'ottanta
Chi era Francesco Cossiga che ricordi personali conserva di luglio
Arresto Cossiga aveva dei tratti importanti di genialità
Era un un
Portentoso giurista aveva un intuito politico notevole
Era lui mi confidò che da ragazzo quando aveva sedici diciassette anni era incerto se far politica con la Democrazia Cristiana il Partito Comunista decise di far
Entrare da Ricci
Per la posizione internazionale non non poteva andare in un partito che era allineato con il patto di Varsavia e e quindi scelse la Democrazia Cristiana ma questo c'è dubbio chi aveva gran ragazzo illumina un po'la sua personalità super rom
Una persona molto molto aperta
Sono mai stato disegnato sui muri di Roma io mi ricordo negli anni settanta e con il K al posto della CIG battere in segno di disprezzo
Nei confronti di di un misto di polizia in realtà credo che negli anni terrorismo Cossiga abbia
Beh indifeso
Molto contribuito a salvare la democrazia italiana perché lui capì che l'Italia non aveva bisogno di leggi speciali e quindi non promosse una legislazione speciale erano anni nei quali in Germania terroristi venivano si suicidarono
Dozzine nelle carceri inganni in cui l'Inghilterra combatteva lira con l'esercito e l'Italia non ha fatto nulla di tutto questo direi che questo sull'atteggiamento di Cossiga nei confronti
Degli anni di piombo lo dipinge come un uomo di Stato e anche un uomo profondamente democratico
Continuato ad avere rapporti con lui dopo il termine della collaborazione diretta
Stretti
Sette i rapporti e l'ho continuato a vedere fino a quando è morto
Il governo Andreotti tre fu chiamato governo di solidarietà nazionale o governo della non sfiducia in quanto superò la votazione di fiducia in Parlamento attraverso l'astensione del Partito comunista di Enrico Berlinguer
Ma guardi la politica italiana
Di quegli anni
Sarà tutta ispirata da Aldo Moro di Cossiga tra l'altro era molto amico loro c'è un legame molto forte
Poi spirata da Aldo Moro ed era
Il contrario di quel che si si si
Si dice diciamo così semplificando molto le cose era al contrario del consociativismo
Era una politica che prendendo atto della realtà del Paese cioè della presenza di due grandi partiti nessuno dei due in grado di sostenere da solo il governo del Paese
Aveva immaginato una fase in cui si sarebbe potuto governare insieme in vista
Di un esito realmente democratico in cui la destra e la sinistra sarebbero a quel punto separate senza più preclusioni senza più fattore K democraticamente si sarebbero avrebbero conteso il il governo dell'Italia
Mentre il candidato alla presidenza degli Stati Uniti d'America Jimmy Carter dichiarava in quel tempo che non avrebbe avuto alcun problema a trattare con esponenti del PC L'Osservatore Romano
Pubblicava un breve corsivo nel quale sosteneva che alle elezioni gli italiani
Avrebbero dovuto scegliere tra democrazia e dittatura
Ricordo un documento redatto anche dall'assemblea della CEI vescovi ribadirono l'incompatibilità tra cattolicesimo e marxismo minacciando proprio sanzioni ecclesiastiche ed invitando adottare unicamente per la DC
Fanfani affermava che l'ingresso dei comunisti al governo avrebbe portato alla negazione della libertà del popolo italiano perché tutte le vie nazionali al socialismo portavano alla Piazza Rossa
Cosa ricorda di questo momento e anche della posizione che aveva Cossiga in queste
Ma adesso a sentire
Queste memorie oggi fa un po'sorridere in realtà e il del comunismo italiano bisogna onestamente
Dire che è stato
Diverso da comunismo sovietico
Naturalmente con un fondo di ambiguità perché ha sempre fatto parte turca
Insomma alla al fondo dell'Internazionale socialista ma insomma sono sono memorabili che di interventi Berlinguer comitato centrale a Mosca
Il De molto significativo l'attentato che Berlinguer subito nel mille novecentosettantatré in Bulgaria quando la sua auto che dava del suo vero porto venne investita da un camion carico di pietre gli autisti amori in a macchina per un soffio non precipitato in un burrone
Fu chiaramente un un attentato alla vita di Berlinguer e non possiamo che che fare illazioni sulle ragioni di quel terribile fatto umana
Le mie l'azione micron dovevano a pensare che insomma la posizione
Fonte del comunismo italiano
Nei confronti della democrazia una una posizione che non piaceva a Mosca all'Unione Sovietica
Qualcosa che Francesco Cossiga faceva trapelare nel suo rapporto familiare tra l'altro con Enrico Berlinguer
No direi non non direi però posso dire
Che lui ha avuto sempre un'attenzione
Privilegiata per la per la sinistra dopodiché dopodiché che riconosceva il peso che il Partito comunista aveva nel politica italiana
E questa posizione non era soltanto una posizione culturale ma anche corrispondeva un posizionamento politico ben preciso durante gli anni del ministero dell'Interno direi che le strategie
Del governo sono state sempre comunicate e immagino anche spesso condivise tre e così via e Pecchioli si per contro che dal Parlamento a lamentare comunista che per conto del suo partito
Si occupava delle degli affari interni
Terrorismo senatore Zanda come viveva al ministero dell'interno la battaglia
Dello Stato contro le numerosissime organizzazioni di sinistra e di destra in quel periodo c'è un pullulare di gruppi armati in cui militavano ragazze ragazzi con un'età media molto molto bassa
è un fenomeno che oggi sarebbe impensabile
Ma sa dunque intanto che dobbiamo sempre ricordare
Quegli anni cioè gli anni del seconda parte degli anni settanta e anche l'inizio degli anni ottanta costati anni in cui in Italia erano forti sia il terrorismo rosso che lo stragismo nero naturalmente erano fonte di grandissima preoccupazione ed era hanno occupato molta parte del dell'azione di governo
Di Cossiga ministro dell'interno dico sia Presidenza del Consiglio dei ministri
Hristo oggi
A distanza di tanto tempo quindi cercando di io in uno sguardo meno impegnato nella gestione
Contingente mi viene da dire
Che molto singolare
Che in Italia la violenza politica sia durata tanto più a lungo di quanto è durata in altre democrazie europee che pure che pur una volta molto molto singolare
Non mi faccia dire di più perché fare supposizioni senza elementi i fattori in queste su queste questioni sbagliato
Cosa non dimenticherà mai del caso Moro in una pagina terribile del nostro Paese che servirà anche per sempre la vita di Francesco Cossiga che sarebbe poi dimesso dopo l'assassinio del leader DC
Massa come tutti non posso dimenticare l'attivo nel quale ho saputo
Di via Fani
L'attimo in cui ho saputo che c'era stata uno scontro a fuoco credo morti agenti di scorta di Moro ma anche sul primo momento io
Nessuno mi ha detto che Moro era stato sequestrato l'ho saputo
Qualche attimo dopo qualche minuto dopo ma sul sul momento a me era completa e poi un altro momento di per me non potrò mai dimenticare quando venne consegnata è così grave la prima lettera autografa di Moro tenuta che inizia caro Francesco una lettera molto importante una lunga lettera l'emozione di riconosce la calligrafia di Moro e di che cos'
Pare che l'ancora in vita
E il contenuto delle lettere un contenuto drammatico insomma
Dire che l'insieme di questi dati hanno di quel momento
Un un passo indimenticabile insomma che rimarrà nella mia memoria fino all'ultimo minuto della mia vita
Qual era il sentimento di Cossiga in quel momento nei confronti del terrorismo emergeva paura decisione rabbia
Prodi e che nessuna di queste parole si adatta ad aver paura rabbia no non direi che non non segretario c'era probabilmente il il dolore per il sequestro di Moro era molto più forte di quanto cui manifestasse
Fu in quel periodo che divennero sul viso delle chiazze bianche una una malattia della pelle dovuta proprio a fattori DTT stress di eccesso di stress certamente l'unico era dilaniato dal rimorso di non essere stato capace impedire al sequestro cui presenta pensava lo ha scritto nella sua lettera di dimissione che il ministro dell'Interno
Aveva la responsabilità della sicurezza al fatto che Moro fosse stato sequestrato scortato fosse stata uccisa lo considerava una sua personale responsabilità certamente queste erano tutti
Elementi che
Che pesavano su sulla sua persona
Ma direi che la prevaleva in quel momento il la forza con cui lui si dedicava al compito del ministro dell'interno che che comunque
La sua responsabilità fosse ancora maggiore
Dopo sequestro nel tentativo di di cercare di i liberali pur di farlo tornare in vita
Tra i suoi cari insomma
Rina portavoce che che momenti viveva cosa voleva dire essere in quel momento portavoce del ministro dell'Interno poi dopo qualche anno
Appunto dal presidente del Consiglio
Ma sardo la tessitura e sonoro abbiamo avuto anche
Degli attacchi sulla linea comunicazione del ministro dell'Interno perché non davamo la formazione perché i giornali volevano conoscere informazioni sui posti di blocco sui fermi delle persone si sospetti sulle ovviamente
Informazione che non potevano essere date quindi abbiamo avuto anche molte proteste da parte del non solo di giornalisti anche proprio di testate importanti
Fare il portavoce e Cossiga per me non è stato un un peso direi che mi sono anche se si può usare questa parola divertito nel senso che roba una personalità molto interessante molto
Molto vivace e quindi non c'era ma è la preoccupazione che non sapesse rispondere alle domande che gli venivano rivolte
Nelle interviste o che non fosse pronto nella individuare il nocciolo del problema di vecchie sa io nella mia vita
Ho avuto
Tra i maestri
Molto importanti per me
E il pivot attualmente è stato mio padre e secondo è stato così
Ne manca uno
Alla prossima intervista
C'è stato un momento importante che riguardava la politica estera nel governo cossighiano che la questione degli euromissili cosa ricorda di quel momento che li tante polemiche il presidente un po'diviso
Ma io ricordo che
Quando
Cossiga da presidente del Consiglio venne informato che c'era questa
Questa possibilità è che in Italia avrebbe dovuto ospitare la sua quota suo strumento
Di guerra e così era abbastanza freddo direi rispetto questa possibilità per motivi di varia natura certamente anche i militari
Ma ma anche politici anche di politica interna quindi sapeva che ci questa decisione avrebbe modificato profondamente i rapporti con il partito comunista italiano cosa che non è aveva voglia di fare
Poi di cambiò atteggiamento
E dopo un suo viaggio abbonda
Perché cancelliere che era ci mette ricca cena
Gli disse
Io riferisco racconto come fece Cossiga dopo
Attivissima tu parli bene
Vedo che delle perplessità
Parli bene
Perché tu non hai il confine che abbiamo noi commercialmente dell'Est e non ai puntati contro il tuo territorio non so quante decine o centinaia di missili atomici
E quindi da dall'Italia poi avere questo atteggiamento un po'di resistenza questo discorso impressionò Cossiga
Direi che che toccò una sua corda sensibile c'è la necessità che in politica e s'era ci si deve far carico dei propri problemi ma anche dei problemi dei nostri alleati
Con Pannella e radicali in quel periodo qualcosa le viene in mente
Ma che rapporto personale
Mi è sempre sembrato molto buono naturalmente sa con Pannella
I rapporti sempre spumeggianti immagini che cosa potevano essere gli incontri tra così che Pannella un sparatoria dibattute perché l'uno nei confronti dell'altro poi se al ecco le dico cotto un piccolo episodio lui una ci sono delle elezioni politiche non mi ricordo più che data
E così io mi sembra che fosse ministro dell'interno insomma Pannella manda i radicali presidiare
Gli uffici credo che fosse uffici comunali non so dove ci dovevo depositare le liste dei corti d'appello qualche parte perché voleva al primo posto
Per i radicali nelle liste successe
Un finimondo perché il Partito comunista era abituato ad averlo l'unico il più o forse quindi sì arrabbiarono moltissimo che mi ricordo questo momento di tensione per questo bisticcio tra i radicali che avevano fatto quello che era nel loro diritto a fare i comunisti che sei lamentavano perché considerano invece di avere loro un diritto acquisito la prima posizione nella lista sono piccole piccole cose
In ultimo cosa ha lasciato Francesco Cossiga a questo Paese
Mele ha lasciato ha lasciato
Il
Ricordo che
Insomma abbiamo attraversato
Un periodo
Molto lungo
Di di violenza di violenza politica
Violenza politica
Di sinistra e violenza politica di destra
Ed abbiamo mantenuto la democrazia
E a tutela di questa
Resistenze possiamo chiamarla così sono stati in tanti
La magistratura forze dell'ordine
Gran parte delle forze politiche
Ma c'era anche Cossiga
Grazie senatore è stato un piacere
Grazie arrivederci auguri per radio radicale
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