Udienza pubblica della Corte costituzionale

Buongiorno audiencia teste
Il corso trentacinque del due mila ventitré Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Autonoma della Sardegna
Per presidente del Consiglio dei ministri per il quale risulta un atto di rinuncia parziale limitatamente alla parte due di sette avvocati dello Stato Fabrizio fedeli Emanuele Feola
Per il giorno dopo della Sardegna avvocati Mattia panni Giovanni Parisi Roberto Silvio burroni
Bene
Dunque per questa legge abbiamo diversi relatore
Il primo è il collega Prosperetti
Abbiamo sette maturi due quattordici sette forse
Prego
Io mi occuperò degli articoli ottanta ottantasei ottantasette di di questa di questa legge numero nove del duecentoventitré
Della regione sarebbe
O il il primo problema dell'articolo ottanta riguarda l'anticipazione al primo settembre dell'apertura della caccia
Alla
Alla tortora
Alla tortora selvatica
Ho qui il problema è che
Viene anticipata al primo settembre l'apertura della caccia ma non la legge non indica il termine finale
Rispetto al quale c'è questa caccia abilità
Quindi viene impugnato l'articolo ottanta primo comma lettera b direi che questo articolo
E perché io viola l'articolo centodiciassette secondo comma lettera S della Costituzione relazione al parametro interposto costituito dall'articolo diciotto comma uno lettera a della legge centocinquantasette del novantadue la legge sulla caccia
E e quindi si discosta dal periodo di tracciabilità della specie della tortora selvatica fissato per la predetta disposizione statale
Dal perché invece guarda la terza domenica di settembre al trentuno soltanto
Questa a questa norma viole inoltre competenze legislative della Regione Autonoma Sardegna in materia di caccia attribuito dall'articolo tre primo comma lo statuto speciale in quanto non rispetta i limiti esercizio
Di tale competenza legislativa dall'osservanza delle norme fondamentali di riforma economico-sociale e degli obblighi internazionali che stava prospettazione della a bocca pura
La regione
Deduce
Che la disposizione impugnata nel rimandare per quanto attiene alla morte alla modalità e alte al periodica ci abito dal tortora selvatica le previsioni del Piano regionale nazionale adottato alla Conferenza Stato Regioni
Non costituirebbe violazione della norma statale interposta perché non fa che riprodurre il termine iniziale contenuto nell'articolo due
Della legge del della caccia che consente alle regioni di anticipare l'inizio dalla caccia al primo settembre cosiddetta apre apertura in relazione alle situazioni ambientali diverse realtà territoriale
Poco e sulle altre questioni la la la Regione non ha
Non ha dedotto nulla
Questa altre questioni e riguardano
Ma lo status di agente di polizia giudiziaria
Dei
Dei degli agenti del servizio forestale regionale il corpo forestale regionale è un corpo
O autonomo che a differenza del corpo regionale dello Stato che è stato incorporato all'Arma dei carabinieri ha una sua autonomia come anche in altre regioni come per esempio anche nel nel Friuli-Venezia Giulia
La l'articolo ottantasei al comma primo
Prevede che
Componenti del corpo
Forestale della Regione Sardegna abbiano funzioni investigative di polizia giudiziaria
E questo sarebbe secondo la prospettazione della avvocatura un'attribuzione che espresso esclusa al legislatore regionale
E
Quindi violerebbe
L'articolo centodiciassette
Secondo comma lettera h
L della Costituzione
Sia in via autonoma che in relazione ai parametri interposti dagli articoli cinquantacinque cinquantasette comma uno e due del codice di procedura penale degli articoli centotrentatré centoquarantuno
Del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e dell'articolo duecentocinquantaquattro del regolamento esecutivo sempre del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
Ora questa c'è questa censura è riportata anche cospicue nel
Con riferimento all'altro impugnazione dell'articolo ottantasette sempre la stessa legge
Dove si dice che
Che
Il corpo forestale della regione Sardegna svolge attività di polizia giudiziaria
O
Questa norma dell'articolo ottantasette
A due
Presenta due problemi
Diverse
Uno
Dovuto alla
A questa dizione che vi leggo l'attività di polizia giudiziaria amministra e amministrativa ai sensi della vigente normativa nazionale
E vigila sul rispetto della normativa regionale nazionale e internazionale concernente la salvaguardia delle risorse forestali agreement alle paesaggistica e la tutela del patrimonio naturalistico regionale
E della a e sulla vigila sulla sicurezza agroalimentare
E qui c'è la
Il frammento della disposizione che impugnata
Prevedendo e reprimendo gli illeciti commessi ecco questo questo è il punto che viene
Impugnato furono
L'altra accusa l'altra questione
E invece riferita al Corpo forestale sempre Corpo forestale regionale
Che
Dice la seconda parte di questo articolo ottantasette
Che assume tutte le funzioni
Che erano di competenza del
Del Corpo forestale dello Stato oggi incorporato nell'Arma dei carabinieri
Su questo profilo oltre a a quanto abbiamo già detto sulle sulle violazioni
Libri di testo unico delle delle di pubblica sicurezza il Codice di procedura
Penale
E viene aggiunto anche la censura
Relativa al articolo centodiciassette lettera della Costituzione in relazione ai parametri interposti dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione
Convenzione di Washington eccetera attuato dalla legge
Sempre centocinquanta del novantadue in quanto
Appunto attribuisce al corpo forestale queste funzioni che invece
Non
Funzioni che erano del Corpo Forestale dello Stato ma che non sarebbero trasferibili al corpo forestale regionale
Ecco
Su questo problema
Del attribuzione del
Qualifica di di
Di ufficiale di polizia giudiziaria
La la Regione non ha
Nona come dicevo non si è difesa
Ma volevo segnalare proprio alla difesa dell'avvocatura
Che nella ricerca ho visto che ci sono delle
Delle pronunce della Cassazione
Che sia con riguardo al corpo forestale del Friuli sia al Corpo forestale della Sardegna dicono invece espressamente
Che
Sarebbe l'ufficiale di polizia giudiziaria
è una sentenza nel due mila undici della cassazione che dice il sottufficiale del Corpo forestale regionale della Sardegna sono ufficiali di polizia giudiziaria essendo le funzioni loro attribuite il del tutto omologato a quelle del corpo forestale
Dello stato
C'è una c'è una un'altra analoga per
Quelli Venezia Giulia pace neanche un'altra
Più risalente del due mila sempre della Cassazione ecco segnalavo questo perché proprio su questo che inviterei la difesa dello stato
Esprimersi grazie profitto bene adesso dal collega San Giorgio
Il grazie ridenominati insieme facciano
E di allora ora trattiamo dei testicoli settantacinque e centotrenta
Della stessa legge della Regione Sardegna nove del due mila venti tele che sono impugnati con lo stesso ricorso di cui abbiamo già parlato
In una redazione articolo settantacinque ricorrente denuncia la violazione dell'articolo centodiciassette secondo comma lettera S della Costituzione in relazione agli articoli duecentoquarantanove duecentocinquanta del decreto legislativo tre aprile due mila sei numero centocinquantadue
E all'articolo ventidue del decreto legge numero centoquattro del due mila ventitré convertito con modificazioni nella legge centotrentasei della due mila ventitré
La disposizione censurata questo sostituisce l'articolo cinquantanove comma sei della legge della regione Sardegna numero nove nel due mila sei
Attribuendo ai comuni le funzioni e i compiti amministrativi in materia di bonifiche ambientali indicati negli articoli duecentoquarantadue duecentoquarantanove del decreto legislativo centocinquantadue
Del due mila sei e successive modifiche integrazioni
Per i siti ricadenti interamente nel territorio di competenza e alle Province e Città metropolitane e le medesime funzioni e compiti amministrativi per i siti ricadenti tra più Comuni della stessa provincia o città metropolitana
Ed inoltre conferisce alle Province e Città metropolitane le funzioni e i compiti amministrativi attribuiti alla Regione dall'articolo duecentocinquanta del decreto legislativo centocinquantadue del due mila sei
Il Presidente del Consiglio dei ministri premette che l'articolo ventidue del decreto legge centoquattro del due mila ventitré come convertito attribuito alle Regioni il potere di conferire con legge alcune funzioni amministrative in materia di bonifica ambientali agli enti locali
E tuttavia osserva la ricorrente l'articolo settantacinque impugnato
Attribuisce agli enti locali anche funzioni amministrative individuate dagli articoli duecentoquarantanove e duecentocinquanta del Codice dell'ambiente che non sono espressamente contemplate dal citato articolo ventidue del decreto legge centoquattro del due mila ventitré
Si assume quindi che poiché come affermato da questa Corte le Regioni non possono attribuire le funzioni in materia di bonifiche di siti inquinati agli enti locali in difformità da quanto espressamente previsto dal Codice dell'ambiente
Stante la natura unitaria i primariati e viene tutelato e qui viene citata la sentenza di questa corte centottantanove del due mila ventuno
La norma censurata invade la competenza esclusiva di legislatore statale ex articolo centodiciassette secondo comma lettera S della Costituzione
Ne ad avviso dei ricorrenti a disposizione regionale l'esame troverebbe fondamento nello statuto speciale per la Sardegna che all'articolo tre il primo comma lettera d attribuisce alla competenza legislativa regionale esclusivamente la materia delle piccole bonifiche
Precisando che detta competenza deve essere comunque esercitata in armonia con la Costituzione con i principi dell'ordinamento giuridico del Repubblica
Nonché nel rispetto degli obblighi internazionali gli interessi nazionali e delle norme fondamentali delle riforme economico sociali tra le quali indubbiamente si annoverano le citate disposizioni del Codice dell'ambiente
E poi impugnato l'articolo centotrenta della legge regionale sarda numero nove il quale al comma uno lettera ha modificato l'articolo trentanove comma quindici della legge
Sarda numero otto del due mila quindici
E i ricorrenti rileva che alla stregua della disposizione censurata la ricostruzione della intera volumetria e assentibile se il nuovo fabbricato determina un minore impatto paesaggistico secondo le indicazioni impartite dall'amministrazione regionale
Con le apposite linee guida adottate dalla Giunta regionale e qualora l'edificio ricada in ipotesi di esclusione di cui articolo dieci bis comma due
Della legge regionale Sardegna numero quarantacinque della mille novecentottantanove e in aree tutelate ai sensi dell'articolo centotrentasei comma uno lettere c e d e centoquarantadue del decreto legislativo quarantadue del due mila quattro
Anche senza che siano mantenuti la sagoma i prospetti il sedime e le caratteristiche Plano planivolumetriche tipologiche dell'edificio preesistente
Il ricorrente rammenta che analoga previsione introdotta all'articolo quattordici comma uno lettera cabina di Jewel regione Sardegna numero uno del due mila ventuno
è stata dichiarata costruzione chiedo scusa
Chiedo scusa
è stata dichiarata costituzionalmente illegittima
Con la sentenza numero ventiquattro del due mila ventidue nella parte in cui aveva aggiunto allo stesso articolo trentanove comma quindici
Della legge sarda del due mila quindici ora nuovamente in esame inciso senza l'obbligo del rispetto di pubblicazione della sagoma e della forma del fabbricato da demolire
Il ricorrente ritiene che l'analogo incisore introdotto dalla disposizione di scrutinio determini l'invasione della competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente e dei beni culturali
Oltre che la violazione sostanziale dell'articolo nove comma due della Costituzione il quale affida la Repubblica e quindi anche alla Regione la tutela del paesaggio
E contrasti con il giudicato costituzionale si osserva ancora che l'articolo centotrenta
Della legge sarda numero nove del due mila ventitré incide sul regime degli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici siti nella fascia costiera di trecento metri dalla linea di battigia
La quale tutelata in maniera pregnante ai sensi articolo centoquarantadue comma uno lettera del decreto legislativo quarantadue del due mila quattro oltre che alla stregua del vigente piano paesaggistico regionale
La norma censurata tra qualche riebbe i limiti della potestà legislativa regionale esercitata l'articolo tre il primo comma lettera f dello statuto speciale per la Sardegna in materia di edilizia e urbanistica modificando unilateralmente e in senso deteriore la disciplina di un bene paesaggistico quale la fascia costiera
Assoggettata rigorosa tutela per la peculiarità per i suoi caratteristiche naturali ambientali
Ne ad avviso di corrente al vulnus arrecato ai valori sottesi alla disciplina violata
Porrebbe rimedio la precisazione contenuta nella disposizione modificata secondo cui il nuovo fabbricato deve determinare un minore impatto paesaggistico in conformità alle indicazioni impartite delle linee guida adottate dal giunta regionale e ancora la disposizione oggetto di censura non rispetterebbe i limiti fissati dal decreto del ministro dei lavori pubblici numero mille quattrocentoquarantaquattro del mille novecentosessantotto che trovano fondamento nell'articolo quarantuno quinquies commi otto e nove della legge numero mille centocinquanta del mille novecentoquarantadue la legge urbanistica e sono vincolanti anche per le regioni autonome in quanto integrano principi fondamentali della materia posti presidio del primario interesse generale l'ordinato sviluppo urbano salvo quanto previsto dall'articolo due bis comma uno del DPR numero trecentottanta del due mila uno del quale tuttavia nel caso di specie non ricorrere però in condizioni di o di operatività
La regione si è si è costituita e ha concluso pirla inammissibilità o infondatezza delle questioni ma per quanto concerne in particolare l'impugnativa avente ad oggetto l'articolo centotrenta comma uno lettera della legge regionale nove del due mila venti e la Regione dieci pittori procedibilità
Sul presupposto che tale disposizione è stata abrogata dall'articolo quattro comma uno lettera appunto e della legge regionale Sardegna numero diciassette del due mila ventitré a decorrere dal venti dicembre due mila ventitré secondo quanto disposto per l'articolo ventisette comma uno della stessa legge io OLAF ora spazio ai difensori della Regione per illustrare compiutamente le loro difese limitandomi a segnalare che sul punto della improcedibilità delle ritenute improcedibilità per quanto riguarda l'articolo centotrenta
Il ricorrente nella memoria depositata nella imminenza dell'udienza odierna aggraziato che la Regione con nota del ventidue marzo due mila ventiquattro
Aveva precisato che non non potrebbe schiudersi in termini assoluti che la disposizione in questione abbia trovato applicazione prima dell'abrogazione
Trattandosi tra l'altro di una fattispecie di intervento edilizio assoggettato a un regime di edilizia libera
Bene grazie
Adesso collega Patroni Griffi
Sì qui sono impugnate
Otto Disposizioni sicuri in parte della legge regionale di cui parliamo in particolare
L'articolo centoventitré sul riuso il recupero dei sottotetti e altri spazi centoventiquattro sul recupero età nei piloti se seminterrato centoventicinque sul recupero degli spazi cosiddetti di grande altezza
Il centoventisei consente chiusura di grande tutto il centoventisette
Che consente incrementi volumetrici per l'abitazione dei disabili centoventotto che indica le condizioni in cui sono sottoposti gli interventi di recupero in relazione particolare gli immobili condonati
Il centotrentatré sulla valorizzazione la borgata di pescatori di Marcelletti e con un secondo motivo il centotrentuno che inserisce gli interventi di edilizia libera le pergole bioclimatiche sostanzialmente
Lì viene contestata la violazione articolo tre dello statuto speciale che ha in relazione alle norme definite fondamentali
Di riforma economico-sociale costituite dall'articolo quarantuno quinquies della legge urbanistica dal decreto
Veste reale mille quattrocentoquarantaquattro del sessantotto e gli altri e dagli articoli due bis e quattordici del testo unico dell'edilizia innanzitutto seriamente l'illegittimità costituzionale della delle disposizioni censurate sotto il profilo urbanistico edilizio
In quanto consentirebbero in via stabile non eccezionale per la generalità degli immobili diversi interventi recanti ampliamenti volumetrici in deroga ai limiti massimi di densità edilizia
Previsti dal decreto del sessantotto e dalla pianificazione temi territoriale
Se e in particolare questa deroghe sarebbero consentite prescindendo da una previsione pianificatoria di tipo attuativo come invece richiesto l'articolo due bis del testo unico dell'edilizia
Per quanto darla illegittimità della disposizione censurate sotto il profilo urbanistico edilizia la presidenza del consiglio infierisce anche illegittimità costituzionale disposizioni sotto il profilo paesaggistico
E quindi legge viene tenuto sotto questo profilo la violazione articoli nove secondo comma e centodiciassette secondo comma lettera S la Costituzione nonché dell'articolo centoventi per mancata osservanza dell'obbligo di copianificazione
Con il secondo motivo di ricorso come dicevo prima viene censurato l'articolo centotrentuno essenzialmente perché in inserisce fra gli interventi di edilizia libera
Il posizionamento delle pergole bioclimatiche che sarebbero cosa diversa
Ci sarebbero assimilabili alle tettoie e quindi sarebbero diverse dalle tende dalla per poterlo fare
La Regione ha resistito per il ricorso sostenendo le improcedibilità e comunque la non fondatezza delle questioni
L'improcedibilità sostenuto per il sopravvenire di alcune modifiche alle di alla legge impugnata ad opera della successiva legge diciassette nel due mila ventitré in parte peraltro anche questo impugnata
Nel merito a incentrato sostanzialmente la difesa ma poi le parti potranno illustrarla
Meglio sulla riduzione secondo cui le norme non consentirebbero aumenti volumetrici interno alla pianificazione ma semplicemente il recupero di volumi esistenti apprezzabili fine di risparmio del suolo e poi dopo comunque si è soffermata sulle singole questioni lo lo Stato ha resistito all'eccezione affermando di improcedibilità per analoghe considerazioni
Già detto dalla collega San Giorgio affermando la persistenza dell'interesse in quando le norme impugnate avrebbero trovato applicazione
Adesso Marco D'Alberti collegati avverte
Grazie presidente dunque veniamo ora
Agli articoli tredici e novantuno della legge Sardegna
Impugnati in alcune loro parti cominciamo dall'articolo tredici comma uno lettera b della legge regionale numero nove del due mila e ventitré
Questo articolo ha aggiunto sull'articolo diciassette bis alla legge Sardegna del novantaquattro riguardante gli usi civici quindi siamo in materia di usi civici
Questa disposizione stabilisce che per l'installazione
Di impianti di produzione di energie rinnovabili chiamiamoli impianti periti per semplificare è obbligatorio a richiedere il parere del comune in cui insistono le aree individuate parliamo di gravate da usi civici
Il quale comune si esprime con deliberazione del Consiglio a maggioranza qualificata entro un certo termine decorso il quale se ne prescinde l'apparente
Secondo il ricorrente Presidente del Consiglio
Si tratterebbe di una procedura semplificata per il mutamento di destinazione degli usi civici
La quale procedura comporterebbe violazione degli articoli note
Il centodiciassette secondo comma lettera S della Costituzione ambienti per l'invasione della competenza esclusiva statale in tale materia
La disposizione impugnata non terrebbe conto in particolare del vincolo paesaggistico cui sono assoggettati terreni gravati da usi civici
In virtù dell'articolo centoquarantadue primo comma lettera h del Codice dei beni culturali e paesaggistici ne sarebbero stati osservati i limiti all'esercizio della potestà legislativa primaria della Regione
Sardegna in materia di edilizia e urbanistica nonché di usi civici
La potestà primaria nella regione speciale com'è noto pur sempre soggetta al rispetto dei principi dell'ordinamento e delle leggi e delle norme fondamentali di riforma economico-sociale tra le quali rientra la suddetta norma interposta contenuta
Nell'articolo centoquarantadue del Codice dei beni culturali
Sarebbe anche violato l'articolo centodiciassette terzo comma della Costituzione in materia di produzione e distribuzione di energia elettrica
Poiché la disposizione impugnata consentirebbe l'installazione di impianti verdi
Nelle zone gravate da usi civici ciò è in contrasto con la normativa principio
Di cui all'articolo venti comma otto lettera c quater del decreto legislativo centonovantanove del due mila e ventuno ove si prevede che le predette zone gravate da usi civici nella nelle more delle individuazione definitiva delle aree idonee per l'installazione di impianti dei di non sono considerati non sono considerate idonee
Vi sarebbe dunque ad avviso del ricorrente invasione della competenza legislativa concorrente dello Stato in materia come detto di produzione trasposto che distribuzione nazionale dell'energia
Veniamo all'articolo tredici comma due della stessa legge regionale ove si prevede l'istituzione dicono cosiddetto tavolo tecnico integra Assessoriale per la riforma organica degli usi civici in Sardegna
Secondo il presidente del Consiglio dei ministri la disposizione violerebbe l'articolo centodiciassette secondo comma lettera è il le coordinamento civile
In quanto attribuendo un organo vorrei giocare il tavolo tecnico il compito di riformare la disciplina degli usi civici contrasterebbe con le norme statali notte
La legge del ventisette il Regolamento del ventotto e la legge del due mila e diciassette in materia di usi civici forza delle quali spetta allo stato disciplinare ogni aspetto relativo a questi
Beni collettivi
Il che comporterebbe appunto un'invasione della competenza esclusiva statale in materia di ordinamento civile sarebbe violato anche l'articolo centodiciassette secondo comma lettera S per contrasto con le norme del Codice dei Beni culturali sulle autorizzazioni paesaggistiche
Ora viene l'articolo tredici comma tre della legge Sardegna che prevede la composizione del menzionato tavolo Heather Assessoriale senza alcuna partecipazione degli uffici del Ministero del lavoro
Dagli uffici periferici del ministero della cultura sarebbe violato il principio di leale collaborazione di cui all'articolo cinque della Costituzione
La Regione costituitasi in giudizio eccepito l'inammissibilità delle questioni relative all'articolo tredici suddette per genericità nell'indicazione delle ragioni poste a fondamento delle censure
Poi sentiremo meglio naturalmente dalla difesa regionale
Vi sono poi le questioni riguardanti l'articolo novantuno commi uno e due della stessa legge regionale tali tali disposizioni modificano l'articolo quindici della legge regionale del due mila che sette
Sugli ismi ma dodici del due mila e sette sì ho detto sugli sbarramenti di ritenuta
E relativi bacini di accumulo bassi parliamo di opere idrauliche fluviali insomma sono Didier trapezio e quant'altro
L'articolo novantuno comma uno lettera a
Proroga un termine stabilito per presentare l'istanza ottenete l'autorizzazione alla prosecuzione dell'esercizio degli sbarramenti esiste
La proroga al settembre di questa
L'articolo novantuno comma uno lettera b sostituisce l'articolo cinque comma due della legge regionale del due mila sette
E dispone che era il proprietario e i gestori degli sbarramenti esistenti che siano sprovvisti di autorizzazione alla prosecuzione dell'esercizio
In onda abbiano presentato istanza per ottenerla si applicano sanzioni pecuniarie e ordine di demolizione
L'articolo novantuno comma due
Della legge impugnata
Modifiche agli articoli venticinque e ventisei nell'allegato A la legge
Sardegna del due mila sette
Tali disposizioni regolano le procedure di autorizzazione
Alla prosecuzione degli esercizi dell'esercizio degli sbarramenti esistenti l'articolo venticinque si occupa degli sbarramenti le cui opere siano state regolarmente autorizzata
E anche qui c'è una proroga al trenta settembre del due mila e ventiquattro per la presentazione della documentazione
A corredo dell'istanza ricorrenti sei riguarda invece gli sbarramenti realizzati in assenza di approvazioni previste dalla normativa ovvero in difformità dai progetti approvati
Ancora una volta c'è
Una deroga alle tesi alla medesima data trenta settembre ventiquattro per la presentazione della domanda per l'approvazione in sanatoria e la domanda per l'autorizzazione alla prosecuzione dell'esercizio
Secondo il ricorrente qui queste disposizioni introdurrebbero delle ipotesi di sanatoria di opere realizzate in mancanza di autorizzazione fu in difformità i progetti approvati
Ciò in violazione dell'articolo centodiciassette secondo comma lettera S in riferimento alla norma interposta di cui all'articolo centosessantasette del Codice dei beni culturali che vieta la regolarizzazione di opere non autorizzate Superchi paesaggistici
Ne potrebbero essere invocate le competenze regionali primarie concorrente attribuita alla Regione dallo Statuto in materia di agricoltura foreste piccole bonifiche opere di miglioramento agrario e fondiario nonché in materia di opere di grande e media bonifiche di trasformazione fondiaria la Regione ha eccepito l'inammissibilità delle questioni relative al articolo novantuno della legge regionale perché il governo ricorrente non si sarebbe confrontato con altre potestà legislative regionali in primo luogo con la competenza legislativa regionale in materia ambientale e anche con la competenza regionale in materia di sbarramenti
Di altezza inferiore ai quindici metri e che dite che determinano invasi minori
Tale competenza spetterebbe alla Regione in forza del principio di parallelismo con le competenze amministrative che adesso aspettano in materia invasi minori
Mi fermerei qui bene grazie sulle che Pitruzzella
Grazie presidente e io mi occuperò dell'articolo centoventi della legge regionale venti mila sarebbero il giorno otto nove della Sardegna ventitré ottobre due mila ventitré numero nove impugnato con ricorso oggi in esame
Più in particolare il ricorrente cioè l'usura l'articolo centoventi comma uno lettera a in base al quale le parole provincia del Nord a Este Sardegna ovunque ricorrano
Sono sostituite dalle seguenti provincia della Gallura nord a est Sardegna
Poi l'articolo centoventi comma uno lettera c punto due che modifica l'articolo due comma uno della legge regionale numero sette al ventuno
Stabilendo che dopo la detta di è inserita la seguente di bis
è confermata la circoscrizione territoriale la provincia di Oristano
Per impugnato altri file articolo centoventi comma uno lettera d punto due che modifica l'articolo cinque della già citata legge regionale numero sette del due mila ventuno
Stabilendo che dopo il comma due e inserito il seguente due bis
In attuazione dell'articolo due comma uno lettera a bis la provincia di un istante avente capoluogo di provincia Oristano si componente seguenti Comuni e segue l'elencazione dei comuni
Quindi le censure riguardano l'articolo cento comma centoventi comma uno lettera f che costituisce che sostituisce l'articolo ventitré sempre della legge regionale della Sardegna numero sette del due mila ventuno regolando
Cito la successione e parte transitoria
Fra l'altro questo articolo stabilisce che la Giunta regionale provvede agli adempimenti inerenti all'istituzione della città metropolitana di Staffelli
E delle province della Gallura nord est sarda Egna dell'Ogliastra del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano
Alla conferma della circoscrizione territoriale di Oristano e alle modifiche delle circoscrizioni territoriali delle città metropolitane di cariche e della provincia di Nuoro dettando appunto una lunga disciplina transitoria
Secondo il ricorrente impugnato articolo centoventi sarebbe intervenuto nuovamente sul procedimento per l'istituzione
E il funzionamento delle sei Province cioè Oristano Nuoro gli Astra Sulcis-Iglesiente Medio Campidano Gallura Nordeste Sardegna e delle due città metropolitane di Cagliari e Sassari
L'articolo centoventi in altre parole riguarderebbe sostanziali variazioni dell'affetto territoriale
Senza prevedere il coinvolgimento delle popolazioni interessate alla riforma delle circoscrizioni territoriali delle province sarde in violazione in primo luogo dell'articolo quarantatré secondo comma
Dello statuto speciale della Sardegna in base al quale con legge regionale possono essere modificate le circoscrizioni e le funzioni delle Province in conformità alla volontà delle popolazioni di ciascuna delle province interessate espressa
Con un referendum
Ma sarebbe volato altresì l'articolo centotrentatré secondo comma della Costituzione e l'articolo quindici comma uno del decreto legislativo numero duecentosessantasette del due mila il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali
In base al quale a norma degli articoli centodiciassette centotrentatré della Costituzione le regioni possono modificare circoscrizioni territoriali dei comuni sentite le popolazioni interessate
Nelle forme previste dalla legge regionale
Secondo il ricorrente la Regione non potrebbe invocare la propria potestà legislativa primaria in materia di ordinamento degli enti locali
E delle relative circoscrizioni l'articolo tre primo comma dello Statuto in quanto la modifica della circoscrizione delle province sarebbe regolata dalla norma speciale di cui all'articolo quarantatré dello statuto
E comunque la potestà legislativa primarie regionale dovrebbe essere esercitata
Nel rispetto delle citate norme statali che costruiscono principi dell'ordinamento giuridico e la repubblica
Il ricorrente ricorda che questa corte con la sentenza numero sessantotto del due mila e ventidue dichiarato inammissibili
Le questioni di legittimità costituzionale promosse sta in prelazione articolo quarantatré secondo comma dello Statuto sull'articolo sei della legge regionale della Sardegna numero sette del due mila ventuno
La legge che ha ridefinito l'affetto degli Enti di area vasta Città metropolitane Province istituendo né e sopprimendo le taluni e modificando le relative circoscrizioni
La corte a suo tempo con la sentenza sessantotto ha rilevato la contraddittorietà dell'impugnazione in quanto ricorrente limita l'oggetto della propria impugnativa allo stesso articolo sei senza estendere la censura l'intera legge
Secondo il ricorrente nel disciplinare a distanza di due anni le nuove circoscrizioni provinciali gli adempimenti inerenti all'istituzione delle città metropolitane di Sassari
E delle province della Gallura Nordeste Sardegna dell'Ogliastra del Sulcis-Iglesiente il Medio Campidano alla conferma della circoscrizione territoriale di un istante e alle modifiche delle circoscrizioni territoriali la città metropolitana calde
E della provincia di Nuoro e la successione tra gli enti interessati e protettiva fase transitoria
Il legislatore regionale avrebbe provveduto ad una novazione normativa che risulta idonea a rendere nuovamente attuale
La missione dell'articolo quarantatré dello statuto e tempestivo l'interesse ad una pronuncia di questa corte
In conclusione il Presidente del Consiglio dei ministri della corte dichiara illecita costituzione delle disposizioni citate all'inizio della relazione
Anche con riferimento al sia con riferimento alla l'articolo quarantatré secondo comma dello Statuto speciale all'articolo centotrentatré secondo comma della Costituzione
E come parametro interposto all'articolo quindici del testo unico degli enti locali il motivo comunque sempre qualcuno non è stata sentita la popolazione interessata alle variazioni apportate agli aspetti territoriali dalle disposizioni esami
La Regione Autonoma della Sardegna che costituì il giudizio con atto depositato il trenta gennaio due mila ventiquattro il linea generale la resistente osserva che l'impugnato articolo centoventi
Si limita a precisare alcuni elementi marginali e chi dettaglio e la fase transitoria
Esso non interviene sull'impianto di fondo e la legge regionale numero sette del due mila ventuno fatto salva dalla sentenza della corte del due mila ventidue numero sessantotto non modificando nel numero nella consistenza e tanto meno i contenuti della Provincia
L'articolo centoventi rappresenterebbe esercizio della competenza legislativa primaria regionale in materia di ordinamento degli enti locali e relative circoscrizioni e non violerebbe l'articolo quarantatré giacché non si discute dell'istituzione modifica o soppressione di provincia esistenti
La resistente eccepisce l'inammissibilità del motivo di ricorso sotto diversi profili
In primo luogo i la vacca di bere l'impugnazione del Consiglio dei ministri un pre beh riferimento alle norme inerenti al funzionamento e le province sarde alla fase transitoria concernente la successione tra gli enti interessati
Inoltre sarebbe inammissibile l'invocazione ad opera il ricorso dell'articolo tre primo comma lettera b dello Statuto in quanto non richiamato la delibera governativa la Regione osserva inoltre che l'articolo centoventi non determinerebbe alcuna modifica dell'affetto territoriale già definito alla legge fetta del ventuno e quindi il motivo di ricorso sarebbe inammissibile
Perini Violeta dell'intervento invocato garantire alla realizzazione del risultato avuto di mira dal ricorrente la Regione eccepisce poi difetto di motivazione sotto particolari Profiti nel merito
La Regione afferma che il ricorso sarebbe altresì infondato
In quanto l'articolo quarantatré non sarebbe lo Statuto non sarebbe diventato perché l'articolo centoventi non introduce alcuna modifica
Ne delle circoscrizioni nei delle funzioni delle Province sarde sarebbe poi insussistente anche la violazione dell'articolo centotrentatré secondo comma costituzione e l'articolo quindici comma
E uno testo unico degli enti locali con memoria depositata poi il diciassette aprile due mila ventiquattro il Presidente del Consiglio dei ministri ha replicato alle eccezioni di inammissibilità sollevate alla Regione
Ribadendo che l'articolo centoventi confermerebbe sostanziali variazioni dell'assetto territoriale
Senza il coinvolgimento delle popolazioni interessate per contro bene termino grazie collega Sciarrone Librandi
Poi abbiamo finito grazie presidente
L'articolo di cui mi occupo io e l'articolo trentaquattro comma uno lettera appunto due e lettera p
Detto articolo al comma uno lettera punto due è intervenuto in particolare sull'articolo tre della legge della Regione Autonoma della Sardegna numero ventiquattro del due mila venti modificandola
E prevedendo che commissario liquidatore dell'azienda per la tutela della salute ATS sia nominato dalla Giunta regionale
Ad avviso del ricorrente tale disposizione si porrebbe in contrasto con l'articolo centodiciassette terzo comma costituzione che riserva alla competenza legislativa esclusiva dello Stato la determinazione dei principi fondamentali in materia di tutela della salute quali sarebbero le disposizioni relative alla nomina del direttore generale delle aziende sanitarie locali
L'articolo trentaquattro comma uno lettera b pure impugnato ha poi aggiunto all'articolo tredici della legge regionale numero ventiquattro del due mila venti
Il comma cinque bis che concerne le procedure di nomina dei dirigenti sanitari amministrativi in ambito sanitario
Anche tale disposizione secondo ricorrente si porrebbe in contrasto con l'articolo centodiciassette terzo comma costituzione nella parte in cui riserva alla competenza legislativa
Così vasta tale la determinazione dei principi fondamentali nella materia della tutela della salute
La Regione Autonoma della Sardegna costituitasi in giudizio ha evidenziato l'intervenuta abrogazione dell'impugnato articolo trentaquattro comma uno lettera appunto due ad opera dell'articolo cinque comma trentadue lettera della legge della Regione Autonoma della Sardegna numero diciassette due mila ventitré anni
A decorrere dal venti dicembre due mila ventitré Cornel costituirsi in giudizio la Regione autonoma relativamente all'impugnazione della lettera Pinto
Del comma uno dell'articolo trentaquattro hai invece rappresentato che la direzione generale della sanità dell'omologo assessorato regionale ha proposto l'abrogazione della norma il cui relativo iter in fase avanzata
Con atto depositato il diciassette aprile due mila ventiquattro Presidente del Consiglio dei ministri su conforme delibera del Consiglio dei ministri del quindici aprile
Ha rinunciato parzialmente ha rincorso limitatamente alle disposizioni sopra dette sul presupposto dell'intervenuta abrogazione di entrambe ad opera dell'articolo cinque commi trentadue e cinquanta della legge regionale numero diciassette del due mila ventitré
Senza che vi sia stata alcuna applicazione medio tempore
Bene
A questo punto l'avvocato lo status delle rigidità Buttiglione ricorso anzi grazie Presidente giudici dello spionaggio detti relatori Massimo entrerà ancor di più nel merito
Grazie
Iniziamo dall'articolo ottanta le disposizioni in materia di caccia la norma in particolare con la quale la regione Sardegna a diciamo codificato cristallizzato la possibilità di disporre la caccia quindi la cattura anche della specie Tortora selvatica a partire dal dal primo settembre della della stagione venatoria
Conosciamo i principi generali in in questa materia nella materia della tutela della fauna se selvatica che è oggetto di disciplina da parte di una direttiva prima vittima centoquarantasette due mila nove
Dell'unione europea che si prefigge come scopo fondamentale quello appunto della della tutela del del patrimonio faunistico quindi delle specie individuati appunto nell'allegato alla direttiva medesima
In conformità a questa normativa di rango sovranazionale in ambito interno via invece la legge quadro sulla caccia termina centonovantadue numero centocinquantasette
Che costituisce anche normativa di riforma norma fondamentale di riforma economico sociale che ha una valenza anche limitativa rispetto alle competenze che le regioni ad autonomia speciale possono esercitare come la regione Sardegna in materia di caccia il principio fondamentale quello della tutela dei club della specie nell'ambito di questo principio può essere esercitata anche la libertà di caccia
Definita come attività ricreativa nell'ambito della direttiva del del due mila nove che può essere svolta ma nell'ambito di una disciplina e di una programmazione
Che deve rendere questa attività ecco ecocompatibile e soprattutto non deve porre a rischio la conservazione delle specie faunistiche questo motivo
La legge quadro disciplina sia le specie cacciabili che i periodi nei quali può essere esercitata questa attività e anche ITT mezzi e i modi che possono essere utilizzati
E in quest'ambito significa inserisce appunto la disposizione impugnata che consente una deroga a quanto previsto dall'articolo diciotto comma primo della legge quadro con riferimento alla possibilità di cacciare questa specie della tortora selvatica anche in fase di cosiddetta tre apertura una una deroga che l'articolo diciotto comma due che noi abbiamo richiamato come parametro interposto consente il legittima anche alle regioni di adottare ma sulla base dei propri dei propri calendari venatori sì quindi sulla base di fatti amministrativi che devono essere adottati in conformità
A dei piani di di gestione di di queste specie protette proprio per fare in modo appunto che questa attività come ho detto venga esercitata
La libertà di caccia nel nel nel rispetto del principio fondamentale che è quello di non mettere a rischio non mettere a repentaglio
La conservazione della specie
Quindi la norma impugnata ecco viola questa norma questa disposizione interposta l'articolo diciotto comma due proprio perché la Regione
Avrebbe potuto intervenire che può intervenire ma lo strumento adoperato non è appropriato la giurisprudenza lì di questa certissima corte ha più volte chiarito che ieri in materia di di caccia esiste una riserva di atto amministrativo per cui le regioni possono attraverso i loro calendari venatori e nel rispetto dei piani di gestione come sono stati adottati anche per la tortora selvatica
Anche anticipare in fase di tre apertura
La possibilità di di svolgimento appunto della della caccia ma non possono farlo con uno strumento normativo con uno strumento legislativo
Per ragioni chiaramente comprensibili basti pensare che la norma impugnata appunto codifica cristallizzate la possibilità di cacciare la tortora selvatica dal primo settembre mentre invece questa è una facoltà che il piano di gestione può riconoscere Marco riconosce appunto con un atto amministrativo avendolo fatto per legge ovviamente questa questa pre apertura rimarrà ampiamente fino all'abrogazione della norma quindi rimarrà stabilizzata per sempre quindi si crea chiaramente un vulnus è una lesione a questa finali tanti conservazione
E quindi c'è chiaramente un abbassamento del livello dello standard di tutela ambientale assicurato
Dalla legge dello Stato quindi l'eccezione e mossa dalla dalla Regione
Non non ci sembra ecco condivisibile la Regione ha sostenuto che la norma impugnata in realtà codifica un principio contenuto nel piano di gestione verrà della tortora selvatica approvato nel marzo del due mila ventidue quindi preferirebbe questa possibilità che piano di gestione consente di appunto cacciare per tre giorni dal dal primo settembre di ogni anno ma è proprio qui il vizio cioè buono se proprio nell'aver codificato a livello di legge per una una facoltà che le regioni già no ma devono utilizzare devono esercitare attraverso lo strumento dell'atto amministrativo attraverso il calendario venatorio che ovviamente offre ben altre garanzie anche sul piano dell'impugnativa
Giurisdizionale ed è soprattutto soggetto a un adeguamento nel tempo è soggetta a un attacco a un aggiornamento nel tempo
Basti pensare che appunto il piano di di gestione della tortora selvatica del due marzo due mila ventidue ha una durata di cinque anni
Chiaramente questa durata è superata però dal fatto che la legge della Regione Sardegna ha codificato e una possibilità di cacciare la specie
Dal primo settembre quindi che e anche che non rendendo possibile un un aggiornamento e una verifica
Dei dati che consentono anche la possibilità di cacciare in fase di preapertura
Quindi a nostro avviso sussistono i vizi che abbiamo annunciato nel nel ricorso che si insiste nell'impugnativa proprio perché questa disposizione l'articolo ottanta viola l'articolo centodiciassette comma due ma due lettera S in materia di tutela dell'ambiente comportando un abbassamento dei livelli di tutela della specie tortora selvatica in particolare considerazione
Per quanto riguarda gli articoli ottantasei ottantasette della legge impugnata da queste disposizioni
Prevedono in primo luogo istituzioni enti non crei confusione di investigazione giudiziaria all'interno della del corpo forestale regionale e attribuiscono anche funzioni di polizia giudiziaria
Al al Corpo Forestale regionale oltre al trasferimento a questo corpo delle delle competenze del del di showroom del disciolto corpo forestale dello Stato anche qui i profili di di violazione e ci sembrano evidenti sotto il profilo della violazione indiretta proprio dell'articolo centodiciassette comma due lettera h lettera l per quanto riguarda le competenze in materia di ordine pubblico e di e di sicurezza
La giurisprudenza di queste centesimi porte ha più volte chiarito viene affermato che le funzioni di polizia giudiziaria possono essere attribuita soltanto con legge dello Stato collegio comunque con con Regolamento
Con Regolamento statale mentre invece in questo caso la normativa regionale attribuisce funzioni di investigazione giudiziaria che sono sicuramente attività sono a volte anche alla ricerca di illeciti penali alla ricerca di di fonti di prova
E di elementi investigativi con una chiara interferenza con le con le funzioni
Appunto della della polizia giudiziaria e per quanto riguarda anche la attribuzione delle delle competenze al corpo forestale regionale del del disciolto
Dal corpo forestale dello Stato vi è da ribadire che queste competenze non possono comprendere
I compiti in materia ambientale e in attuazione della convenzione Cites della convenzione di Washington sul sul commercio delle per le specie vegetali animali in via di di estinzione che la normativa statale attribuito attualmente all'Arma dei carabinieri queste competenze già in capo al Corpo forestale dello Stato sono state infatti trasferite dal decreto legislativo centosettantasette al sedici articolo sette comma primo lettera m all'Arma dei carabinieri
E queste queste competenze sono competenze in materia ambientale e quindi l'ottimo stato nell'esercizio della propria potestà vegetativa esclusiva di cui all'articolo centodiciassette comma due lettera S a allocato in capo attualmente all'Arma dei carabinieri e la Regione non può erogare a questo cassetto delle delle competenze definito da una potestà legislativa dello Stato
Quindi sotto entrambi questi questi profili si confermano che i profili di illegittimità denunciati a nostro avviso
E venendo poi al quesito che era stato sollevato più dall'illustre relatore con riferimento alla giurisprudenza della corte di cassazione che e appunto riconosce sembra riconoscere almeno in alcune controversie questa qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria in capo ai corpi regionali
Devo dire che ecco questa questa giurisprudenza probabilmente ecco confermerebbe aggraverebbe diciamo inediti di vizi e il vulnus che sono stati denunciati nel ricorso
Probabilmente sintomo anche queste con se sono un sintomo del fatto che queste disposizioni diciamo regionali possono creare incertezze possono creare confusione e il principio costantemente affermato da questa Corte che la qualifica di ufficiale Polizia giudiziaria è attribuita dallo Stato in base a una competenza ecco legislativa che riconosce la costituzione in via esclusiva questo per ovvie esigenze anche di uniformità dell'ordinamento il fatto che ci siano ecco pronunce da parte della della giurisprudenza a nostro avviso non non incrina ecco il concede la giurisprudenza anche di di segno diverso di segno opposto
Non non incrina ecco il vulnus che è stato denunciato nel nel ricorso semmai lo conferma lo può anche a calare tenendo conto anche di quanto questa la giurisprudenza di questa Corte insegna ossia il fatto che l'interesse a ricorso da parte dello Stato nell'impugnativa in via diretta presuppone ma semplice pubblicazione di una legge regionale che in Francia le proprie competenze
A prescindere poi dagli aspetti pratici anche applicativi quindi a nostro avviso persiste non solo l'interesse all'impugnativa mantiene anche probabilmente rafforzata dall'esistenza di queste pronunce giurisprudenziali
Che possono aver ritenuto appunto di ravvisare in capo i corpi forestali regionali la qualifica di ufficiale di o comunque di agente di di polizia giudiziaria interessa ricorso nasce dalla pubblicazione di una legge che invade la competenza statale ecco i aspetti interpretativi e applicativi poi delle delle corti a nostro avviso non non incidono e non interferiscono nessuna ammissibilità neanche sulla sulla fondatezza delle delle censure sono state sollevate
Articolo settantacinque che in materia di di bonifiche e e ben nota la la giurisprudenza di questa corte sulla allocazione da parte della statale delle competenze amministrative
In ambito ambientale
Questa eccellentissima corte con numerose pronunce le più importanti la centottantanove nel due mila ventuno la centosessanta del due mila venti tre e da ultimo la numero due del due mila ventiquattro ha ha chiarito che le regioni non possono esercitare la facoltà di di Pellegatta e trasferire competenze in ambito ambientale nell'ambito della gestione dei rifiuti ma anche nel settore delle delle bonifiche in capo ad altri enti territoriali l'allocazione delle competenze è una potestà avviene attraverso una potestà legislativa dello Stato in via esclusiva esercitata in base articolo centodiciassette comma due lettera S le Regioni possono a rotta delegare trasferire queste competenze di cui sono titolari soprattutto in base al codice dell'ambiente solo in presenza
Una norma statale l egli avviliti a fare fare ciò
Per questo motivo numerose disposizioni di leggi regionali sono state dichiarate incostituzionali legge soprattutto della Regione Lazio la numero ventisette del novantotto come questa Corte ricorderà sicuramente in materia di autorizzazione degli impianti di di rottamazione cui competenza erano state trasferite dalla Regione agli enti comunali norme che sono appunto cadute sotto pronunce di di questa eccellentissima corte per questo motivo è intervenuta ma legislazione statale con il decreto legge centoquattro del due mila venti tre all'articolo ventidue
Riconoscendo la possibilità appunto alle regioni di un conferimento di di funzioni quindi dando questa base legislativa della giurisprudenza della corte richiedeva
E una norma impugnata ecco della legge della Regione Sardegna
Ad avviso del Governo non da tuttavia corretta applicazione a questa normativa statale che consente in materia di di bonifica e un un trasferimento di funzioni amministrative
I comuni per quanto riguarda i procedimenti ligure articolo duecentoquarantadue
E ma anche la regione Sardegna ha esteso questa possibilità di conferimento di funzioni anche l'articolo duecentoquarantanove duecentocinquanta il punto che pone l'impugnativa dal governo attiene proprio al fatto che la legge regionale a riconosciuto la possibilità di un conferimento di funzioni in materia di bonifica attinenti anche a due disposizioni che non sono ricomprese nell'articolo ventidue del decreto legge centoquattro del del due mila ventidue non sono ricompresi tra lì procedimenti delegabili anche alle comunque conferibili agli enti locali
La regione Sardegna obietta che l'articolo duecentoquarantanove disciplinanti realtà le bonifiche su aree di ridotte dimensioni
E prevede anche con rinvio all'allegato al Codice dell'ambiente un procedimento semplificato di bonifica che in realtà sarebbe compreso
Nell'articolo anche duecentoquarantadue espressamente menzionato dalla normativa statale
Quindi non ci sarebbe alcuna violazione rispetto al parametro interposto perché i procedimenti semplificati dovrebbero intendersi comunque ricompresi sta reale tra le funzioni i poteri ecco delegabili
Agli enti locali
è un'interpretazione riconosciamo e può avere una sua plausibilità può avere anche una suora ragionevolezza non possiamo nasconderci sotto questo profilo occorrerebbe capire si tratta il legislatore statale ha inteso prevedere la possibilità di conferire agli enti locali potete quindi compito diciamo bugie generale come la competenza in materia di bonifiche quindi un compito troppo un potere come posizione astratta oppure ha fatto riferimento ai ai singoli procedimenti
Se l'articolo ventidue fa riferimento quindi non a una attribuzione ma a specifici
Procedimenti
Procedimenti che poi sono la forma concreta della della funzione amministrativa il modo con il quale sul sul piano dinamico il potere sì esprime anche quindi quindi un unico potere si può esprimere anche ovviamente in una pluralità di
Di procedimenti quindi l'una pluralità di funzioni a nostro avviso quindi è sostenibile anche la tesi
Rappresentata nel ricorso del governo che ritiene che la legge della regione Sardegna impugnata abbia diciamo debordato dal proprio ambito e abbia quindi previsto una attribuzione di funzioni per quanto riguarda questo procedimento semplificato in materia di bonifica e non è contemplato tra le funzioni appunto conferibili agli enti locali sulla base del decreto legge centoquattro del del due mila ventidue non espressamente ricompreso questo articolo duecentoquarantanove tra ventitré procedimenti e quindi tra le funzioni anche conferibili agli enti agli enti locali perché a norma statale fa riferimento solo agli articoli duecentoquarantadue
E duecentoquarantadue bis del Codice dell'ambiente sicuramente ecco mente però diciamo per quanto riguarda duecentoquarantanove abbiamo detto che potrebbe essere anche ragionevole l'interpretazione della regione non possiamo invece ritenere a analogamente per quanto riguarda l'articolo duecentocinquanta che la legge della regione Sardegna anche attribuisce conferisce agli enti locali
Le funzioni previste all'articolo duecentocinquanta del codice dell'ambiente sono sicuramente funzioni a sé attengono al potere sostitutivo che il comune o la Regione può esercitare nei confronti del responsabile dell'inquinamento che non si attivi
Per il procedimento di bonifica oppure non venga individuato e la norma regionale anche conferisce questa funzione dalla Regione in capo alle province quale quale città metropolitane e quindi la Regione sposta questo potere sostitutivo in capo alla alla Provincia la città metropolitana l'articolo duecentocinquanta non è menzionato dalla normativa statale
Tra appunto i procedimenti o le funzioni che possono essere delegate dalle Regioni trasferite ad altri enti e ci sembra che questo potere sostitutivo e sicuramente una una funzione individua una funzione economico compito del tutto autonomo che non è stato appunto contemplato dalla disciplina statale nell'ambito delle funzioni che le regioni possono trasferire ad altri enti
Tra l'altro con la possibilità per vedere l'articolo duecentocinquanta anche di stanziare appositi fondi se finanziare appunto esercizio di questo potere sostitutivo ci sembra incostituzionale la norma regionale tira trasferito conferito questo potere sostitutivo dalla Regione in campo alle Province quale città metropolitane
Tra l'altro la norma regionale impugnata l'articolo settantacinque non disciplina come richiede la norma è stata interposto all'articolo ventidue del decreto legge centoquattro due mila ventitré non disciplina
Le funzioni di Indirizzo coordinamento e controllo che e la Regione nell'atto di conferire ad altri enti le competenze in materia ambientale dovrebbe anche regolare che dovrebbe disciplinare per legge
E quindi non disciplina neanche i poteri sostitutivi nell'ambito di queste funzioni conferite in caso di inadempimento
Da parte dell'ente locale quale sono conferite queste queste funzioni quindi non disciplinando questi aspetti come richiesto dalla normativa statale ci sembra che l'articolo settantacinque anche non rispetti gli standard di di tutela ambientale e quindi comporti un una abbassamento del livello di tutela ambientale richiesto dalla legge dello Stato e appunto
Richiederebbe alla legge regionale nell'atto di conferimento di queste funzioni ricevute dalla normativa statale ma coi conferite ad altri enti anche di disciplinare le competenze di indirizzo di direzione controllo e anche i poteri sostitutivi in caso di inadempimento
Da parte dell'ente delegato
Ecco articolo poi centotrenta
In materia di demolizione ricostruzione nelle aree che costituiscono beni paesaggistici entro trecento miglia dalla dalla fascia costiera
Disposizioni che è stata abrogata dalla legge regionale diciassette del due mila ventitré dal venti dicembre del del due mila venti tre
Rispetto alla quale e la regione a eccepito improcedibilità del ricorso ma sulla quale e in realtà perché il governo non è nelle condizioni di né di stato nelle condizioni di operare una rinuncia né di dichiarare una carenza di interesse in quanto non si può avere una chiara certezza sul fatto che la norma abbia avuto meno applicazione
Sia pure nel breve tempo della sua efficacia questa disposizione viola i parametri dedotti ma ci sembra anche in modo facesse il giudicato costituzionale rappresentato dall'articolo dalla sentenza ventiquattro del due mila ventidue
Che ha dichiarato illegittima una norma analoga acconsentiva appunto sugli stessi bene la demolizione e la ricostruzione chinare paesaggisticamente vincolata e senza rispettare
Appunto i limiti il PD di forma di pubblicazione
E lei e caratteristiche dell'immobile preesistente questa disposizione reitera sostanzialmente lo stesso contenuto parlando i sedili me anziché episodica azione
Facendo riferimento anche la possibilità che possono tuttavia cambiare anche le caratteristiche planivolumetriche e tipologiche oltre che oltre che la sagoma
E la e la forma dell'edificio quindi consentendo una demolizione una ricostruzione anche di un immobile con queste caratteristiche difformi rispetto all'edificio preesistente che viene demolito ci sembra che la norma
Comporti un sensibile abbassamento e diminuzione del del livello di tutela in ambito paesaggistico trattandosi appunto di zone che si trovano entro entro la fascia di trecento metri dalla costa quindi particolarmente sensibili sotto l'aspetto della della tutela paesistica quindi sotto questo profilo insistiamo
Ecco per l'accoglimento della del della censura anche per una violazione diretta dell'articolo nove comma due
Della della Costituzione oltre che l'articolo centodiciassette comma due lettera S con riferimento ai parametri interposti dal codice dei beni culturali del paesaggio
Le disposizioni in materia
Edilizia indica l'iniziativa urbanistica di sono impugnati gli articoli centoventitré
Centoventicinque centoventisei centoventisette centoventotto e centotrentatré della legge regionale che consentono il riuso il recupero edilizio
Dei sottotetti anche dei piani terra piani seminterrati piani piloti is
Sono disposizioni anche relative alla possibilità di recupero sul piano con un medico degli spazi di grande altezza con demolizione
Con demolizione dei dei dei tramezzi
Sono tutte Disposizioni che mirano alla possibilità di un incremento di di volumetria un incremento volumetrico
Tra l'altro con riferimento a una platea estremamente ampia di edifici e di abitazioni che sono interessate ossia tutte dei costruzione tutti gli immobili che sono stati ultimati alla data di entrata in vigore della legge quindi una platea
Di immobili vastissima
Con possibilità appunto di a ampliamenti di volumetrie
Il principio che si ritiene violato soprattutto quello della pianificazione urbanistica sia qui si si consentono agli ampliamenti di fumetterie e sono chiaramente scollegati e non hanno un riferimento a quella che la pianificazione che gli enti locali devono devono compiere il tragitto urbanistico e ripetiamo per una platea
Stranamente ampia di immobili tutti gli immobili costruiti fino alla data ultimati prima data di entrata in vigore della legge anche qui ci sembra che la normativa regionale in corsa in palesi vizi soprattutto appunto considerazione
Di principi fondamentali che devono presiedere all'esercizio della potestà legislativa concorrente in materia di di governo del territorio che il principio della pianificazione urbanistica volevo richiamare la sentenza novanta del due mila ventitré con riferirlo riferimento alla regione Sicilia
Di queste centri si è accorta che ci sembra che anche consenta di replicare a a molte delle eccezioni sollevate dalla regione Sardegna in questa pronuncia
Questa certezza forte ha chiarito che anche le finalità me meritorie e sono quelle di ridurre il consumo del suolo
Che le finalità di efficientamento energetico che soprattutto ispirano queste possibilità di riuso e di recupero edilizio devono essere comunque sempre esercitate nel rispetto di questi standard uno standard urbanistici e nel rispetto del principio della pianificazione della pianificazione urbanistica la norma regionale invece consente il ampliamenti di volumetria su singoli immobili dall'alto un numero appunto estesissimo ma immobili visti individualmente appalti fuori di un di una di una pianificazione organica al di fuori di una visione unitaria e appunto complessiva del territorio
Quindi
Hanno Safilo sono
Integrati sotto questo profilo i vizi non non la scalfiti d'arte e difese che la Regione
S'regione Sardegna a opposto la Regione ha ha sostenuto e molte di queste norme sarebbero state già riconosciute come legittime nella nella precedente
Pronuncia di questa corte da numero ventiquattro del del due mila ventidue
In realtà la sentenza ventiquattro del due mila ventidue a sì respinto alcuni alcune censure erano state sollevate ma soltanto sotto il profilo del della compatibilità paesaggistica delle disposizioni che sono state impugnate in questa sede il il profilo del rispetto invece con il principio della pianificazione non ci sembra che sia stato affrontato che sia stato dedotto e quindi affrontato nella sentenza ventiquattro del del due mila ventidue che ha ritenuto legittime le disposizioni che all'epoca no state censurate soltanto sotto
Il profilo della compatibilità con i principi della della tutela paesaggistica
Ma al tempo stesso poi ma regione ha sostenuto che si tratterebbe di norme di dettaglio quelle invocate come parametro
E non di disposizioni di di principio ma anche sotto questo profilo richiamiamo la recente giurisprudenza di questa Corte la pronuncia novanta del del due mila ventitré riferita alla Regione Sicilia che ha affrontato questioni analoghe e ha ribadito la possibilità per le regioni di anche adottare disposizioni consentano il riuso il riutilizzo
Di determinati spazi ma sempre nell'ambito di un e nel rispetto della della pianificazione da parte degli enti locali che per rispetto degli standard urbanistici che sono dettati andava normativa dello stato impedito ministeriale quattordici quarantaquattro del mille novecento sessantotto effettivamente richiamato come come norma interposta
Quindi riteniamo che la regione si sia discostata nell'esercizio della propria funzione della propria competenza legislativa in materia di edilizia e di o urbanistica che abbia violato un principio fondamentale che consente anche il recupero e il il riutilizzo ma soltanto di determinati immobili soltanto all'interno della dell'adeguamento o dell'approvazione di piani urbanistici da parte degli enti locali stampe all'interno di una divisione unitaria e complessiva
Del territorio che tenga conto di tutte le che esigenze e di tutti gli interessi compresenti
Articolo tredici della Tecce nove e trenta mila ventitré impugnata attiene e attiene alla al cambio di destinazione d'uso
I nell'ambito di zone destinate a uso civico zone gravate da uso da uso civico e introduce un articolo diciassette bis alla legge regionale dodici Damiano centonovantaquattro prevedendo appunto il mutamento di destinazione d'uso
Attraverso un un parere da parte del del consiglio comunale per consentire l'installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile
Questa disposizione il patto non è ben chiara come si ordina con nell'articolo diciassette precedente articolo che disciplina il mutamento di destinazione d'uso
Degli degli usi civici attraverso una competenza dell'assessore ecco alla all'agricoltura non è ben chiaro appunto se il parere previsto articolo diciassette bis da parte del consiglio comunale debba essere inserito all'interno di questo procedimento
Che poi appunto culmina con l'autorizzazione dell'assessore competente all'agricoltura oppure se si traduca in una sostanziale procedimento di competenza comunale che può concludersi può spostare anche in un in un silenzio assenso qualora il consiglio comunale non si pronunci nel termine di venti giorni sulla richiesta di mutamento di destinazione d'uso
La norma ecco prefiggendo sì la meritoria finalità i consentire la promozione di impianti verdi punto impianti di produzione di energia rinnovabile
In vigore tuttavia nella violazione dei dei parametri che sono stati contestati innanzitutto quello della della tutela paesaggistica
Le zone destinate ad uso civico sono sono beni che hanno una tutela sotto il profilo paesaggistico riconosciuta dall'articolo centoquarantadue
Nel comma primo lettera h del Codice dei beni culturali
Tutela e rilevanza sul piano paesaggistico ancora di più rafforzata dalla recente normativa sui domini collettivi la legge centosessantotto del due mila diciassette
Che prevede anche la conservazione di questa quantità di questo status dipinti bene paesaggistico anche in caso di liquidazione dell'uso civico anche in caso di strass filiazione del bene quindi il vincolo come va bene di rilevanza paesaggistica permanente anche anche in caso di liquidazione dell'uso civico come riconosciuto appunto darà recente normativa la legge centosessantotto del due mila diciassette quindi avendo questa particolare rilevanza sotto il profilo paesistico riteniamo che la normativa ecco regionale non possa consentire un cambiamento di destinazione d'uso di questi di queste zone gravate da appunto diritti collettivi dal profeta collettive senza tenere conto appunto dell'interesse e della e della tutela paesaggistica quindi non è possibile concepire un mutamento di destinazione d'uso e quindi un intervento che modifichi la destinazione di queste zone
Senza che ci sia una considerazione anche della loro rilevanza sotto sotto l'aspetto paesaggistico
Quindi viene integrata da violazione dall'articolo centodiciassette comma due lettera S sotto il profilo della tutela dell'ambiente e del paesaggio
Ma c'è anche un contrasto per quanto riguarda i principi che delimitano la funzione legislativa concorrente in materia di produzione distribuzione trasporto dell'Energia i principi fondamentali contenuti nel decreto legislativo centonovantanove del due mila ventuno articolo venti comma otto lettera c quater che appunto
Considerano queste queste nelle zone dove insistono proprio che il pacchetto minimo collettivi come aree non non idonee alla installazione di impianti e che fonti di di produzione di energia rinnovabili quindi c'è una espressa escussione
Da contenuta nella normativa statale dall'alto in attuazione della direttiva dell'unione europea sulla promozione dell'uso delle fonti rinnovabili c'è un'espressa esclusione della possibilità di destinare questi questi immobili dove insistono beni avulso a uso civico
Alla possibilità di installare impianti per la produzione di di fonti di energia rinnovabile quindi viene violata anche esercizio di questa funzione legislativa concorrente da parte della della regione
Abbiamo dedotto poi anche la illegittimità degli ulteriori commi di questo articolo e prevedono la l'istituzione di un tavolo Inter Assessoriale per una riforma organica della della materia dei degli usi civici quindi una una riforma complessiva
E organica anche qui c'è un'inversione di competenze legislative dello Stato in particolare in materia di ordinamento civile
Voglio richiamare la giurisprudenza di questa Corte la sentenza duecentoventotto del due mila ventuno su una regge della della Regione Abruzzo dove si è chiarito in modo esplicito che una materia degli usi civici è compresa all'interno della potestà legislativa esclusiva dello Stato cui spetta disciplinare
Anche contenuto di questi diritti di di proprietà collettiva i modi di i modi di acquisto anche i cambiamenti di di destinazione le procedure di liquidazione tutto ciò che attiene o comunque può interferire con l'esercizio del diritto di proprietà collettiva le competenze delle Regioni attengono in questa materia esclusivamente alla disciplina delle delle funzioni amministrative ma non la delimitazione del diritto esattamente di uso civico
Quindi ci sembra che la norma regionale prevedendo l'istituzione di questo tavolo con la compito di pervenire a una riforma organica e completa quindi sotto tutti i profili tutti gli aspetti anche quelli di diritto dominicale appunto del uso civico delle proprietà collettive interferisca comunque con competenze
Che sono trasferibili alla potestà in materia di ordinamento civile
Oltre a rimarcare appunto il fatto che di questo tavolo da questo organo organo tecnico non sono stati chiamati a far parte rappresentanti di amministrazioni statali in particolar modo del del ministero della cultura
Quindi insistiamo per l'accoglimento anche delle censure sollevate con riferimento al traffico tredici
L'articolo novantuno in materia di imbarcarsi Quentin sbarramenti identiche perché entranti a nell'ambito della della competenza regionale
Consente sostanzialmente una procedura di sanatoria
Per queste opere che non siano state autorizzate ok siano state realizzate in difformità rispetto ai titoli
Appunto ricevuti
La norma impugnata consente la possibilità di presentare una istanza di regolarizzazione anche dopo l'apertura di un procedimento sanzionatorio piuttosto anche dopo la notifica del verbale di di accertamento e anche dopo anche aver ricevuto il progetti provvedimento di irrogazione della sanzione entro un termine dall'entrata in vigore della normativa medesima quindi si tratta di un procedimento di la regolarizzazione postuma tutti gli affetti avendo una norma regionale previsto i anche la la sospensione dell'ordine di demolizione il pagamento della sanzione in misura ridotta
All'esito della presentazione di questa istanza
Si tratta di una procedura di sanatoria che anche qui non tiene conto Ina in alcun modo e sotto alcun profilo ma circostanze la possibilità che queste opere insistano binaria che sia sottoposta a tutela paesaggistica
Appunto che sia quando si tratti di di beni che sono tutelati vincolati sotto il profilo paesaggistico quindi il parametro interposto che è stato individuato dall'articolo centosessantasette del Codice dei beni culturali e del paesaggio che non consente appunto regolarizzazioni
Postume di
Di illeciti sotto il profilo urbanistico all'interno di aree che sono sottoposte a vincolo sotto l'aspetto paesaggistico
Quindi c'è una interferenza è una violazione rispetto alla potestà legislativa dello Stato prevista articolo centodiciassette comma due lettera lettera S la regione Sardegna eccepito che non sarebbe stato preso in considerazione è quella che la potestà sì se riconosce anche sul piano legislativo alla alla alla Regione in ambito paesistico sulla base delle norme di attuazione dello Statuto DPR quattrocentottanta del settantacinque all'articolo sei
In realtà ecco occorre replicare sotto questo profilo evidenziando che la regione Sardegna non ha una potestà legislativa
Primaria in ambito in ambito paesistico in questa potestà legislativa non è prevista dallo Statuto e norme di attuazione prevedono che capo alla alla regione Sardegna sono trasferite le competenze relative all'approvazione dei dei piani paesistici sono trasferite le competenze relative l'approvazione del piano paesaggistico che tra l'altro è oggetto anche di condivisione con lo Stato è oggetto di una copianificazione con lo Stato quindi diciamo percezione non ci sembra conferente perché l'ambito della della censura non attiene minimamente all'aspetto della pianificazione ma se mai a quello della tutela del paesaggio ciò che viene sollevato
Beh del ricorso è la è la violazione appunto
Di una norma che attiene aspetto della tutela dei beni paesaggistici fatto e questa procedura consente una sostanziale sanatoria una regolarizzazione postuma
Di beni tutelati sotto l'aspetto paesistico quindi non vengono in considerazione minimamente
Le funzioni che anche la regione a che la regione possiede e che comunque condivide con lo Stato in ambito di pianificazione del paesaggio
Ma un limite all'esercizio della propria competenza legislativa che ma può appunto intaccare e valicare i cuori che sono norme norme fondamentali
Riforma economico sociale e quelle che precedono appunto all'autorizzazione paesaggistica alla tutela dei beni che sono tutelati sotto sotto l'aspetto paesistico quindi il motivo di ricorso pone alla regione un limite un limite che deriva dalle stesse previsioni dello statuto all'esercizio della propria potestà legislativa quindi sotto questo profilo è una contestazione di tipo radicale è una contestazione di un aspetto che attiene alla invalicabili tanti un limite opposto all'esercizio della della funzione legislativa che per costante giurisprudenza
Di questa Corte è sufficiente per per limitare anche il perimetro della censura che Carpenter lo pienamente ammissibile anche quando investe appunto
Competenze legislative delle Regioni ad autonomia speciale
E infine l'articolo centoventi
Con riferimento al nuovo assetto delle delle province
Dobbiamo far ripartire ecco che questa esposizione
Prevede un mutamento nella denominazione di una delle nuove delle nuove Province
Della regione Sardegna e conferma l'assetto territoriale della provincia di Oristano erbetta poi delle importanti disposizioni di tipo transitorio
Tiene di che devono regolare anche la la successione dei nuovi enti territoriali agli enti estinti
Siamo consapevoli conosciamo tutta nati scenda travagliata della restituzione e della e che della modifica dell'assetto territoriale provinciale della Regione Sardegna
Che è passato per la legge sette del del due mila ventuno per la precedente pronuncia
Di questa corte la sessantotto del due mila ventidue che ha dichiarato in cortile inammissibilità del ricorso in quanto incentrato esclusivamente sull'articolo sei e non sull'intero assetto normativo tuttavia ci sembra che la Regione con ma la legge nove del del due mila ventitré abbia confermato questo nuovo assetto territoriale che è stato approvato senza tenere conto dal punto di vista del Governo di quella che è la contate le delle comunità interessate come sarebbe dovuto avvenire in base all'articolo quarantatré comma due
Dello statuto e quindi si tratti di una vera e propria novazione normativa avvenuta sulla base di disposizioni
E soprattutto quelle che sono relative alla fase transitoria la e alla successione degli enti che sono indispensabili affinché questo nuovo affetto territoriale Possa entrare concretamente in vigore
Quindi c'è una conferma di disposizioni che sono state adottate tuttavia senza tenere conto della volontà attraverso un referendum previsto l'articolo quarantatré comma due dello statuto e quindi in violazione della della norma della norma statutaria questa novazione normativa fa in qualche modo riemerge e ripristina l'interesse anche del Governo alla impugnativa di queste di queste disposizioni
Quindi ci sembra che l'impugnativa sia
Ammissibile sotto aspetto procedurale che anche anche fondata nel merito per i motivi che abbiamo abbiamo dedotto che si si riassumono nella mancata consultazione delle delle popolazioni interessate a questo nuovo nuovo assetto territoriale
Grazie insistiamo per l'accoglimento bene dunque adesso
Una piccola deroga per quanto riguarda la difesa tenuto conto del pietre del censure sono gli avvocati cioè avvocati della Sardegna
Tutto al primo dovrebbe sta vocato Parisi
Se
Cioè non voglio
Cioè sull'argomento però penso che sia più efficace una difesa perché vada subito al centro della questione
Grazie presidente grazie signori giudici cercherò di essere breve
Allora quindi seguendo l'ordine odierno partiamo dall'articolo ottanta sulla caccia qui necessaria subito una precisazione perché da quanto esposto adesso dalla difesa erariale emerso un un vizio che non è stato assolutamente prospettato in ricorso cioè che sarebbe quello che la legge regionale avrebbe appunto con una una fonte legislativa sarebbe intervenuta nel calendario venatorio ciò che invece se ne butta venire con un provvedimento amministrativo
Il che è non è assolutamente presente nel ricorso governativo tant'è che se non vado errato non c'è neanche nella relazione dico questo eccellentissimo relatore
I punti di il punto censurato è stato solo più qui il ricorso nella parte in cui appunto è prevista la possibilità che la caccia alla Tortora avvenga a partire dal primo settembre
In deroga a quanto previsto dall'articolo diciotto non c'è traccia nelle censure di questo problema che invece sarebbe dovuto essere disciplinato col calendario
è questo trova anche conferma sul fatto che l'articolo la disposizione dell'impugnazione l'articolo ottanta a diversi come diverse lettere tutte quante che prevedono in legge il Periodo di possibile attività venatoria
Si incentra quindi per esempio anche il cinghiale dove c'è scritto dal primo ottobre al trentun gennaio non sono stati impugnati è stato impugnato solo la parte relativa alla tortura questo perché appunto a detta della difesa erariale si discosta avrebbe dal parametro interposto di quella legge cento cinquantadue
Centocinquantasette del novantadue quindi ovviamente questa eccezione non a nostro giudizio naturalmente non potrebbe essere affrontata quindi dovremmo limitarci imbraccia quello che è stato proprio prospettato il ricorso alla causa petendi su cui noi ci siamo difesi
E a quel punto ribadiamo le memorie cioè che quest'la possibilità della così detta pre apertura al primo settembre oltre a essere esplicitamente prevista
Allo stesso articolo dirò di diciotto della legge statale anche il piano per la caccia alla tortora selvatica approvato in sede di conferenza lo dice esplicitamente a pagina undici ter le regioni di fatto ad oggi la tortora selvatica viene cacciata ricorrendo sostanzialmente la preapertura quindi è pacificamente previsto è pacificamente applicato
Inoltre ricordo che ovviamente questo questo accordo questo piano per per la torta è stato approvato in sede di conferenza tra Stato e regioni col parere dell'Ispra
Anche in applicazione delle direttive comunitarie quindi è certamente rispondente anche i parametri euro non mia euro comunale non solo ma e prevede anche un carniere giornaliero è un carniere generale stagionale anche abbastanza restrittivo quindi non ci sono comunque lacune tant'è che come abbiamo scritto voi
E concreto Periodo viene declinato effettivamente nel calendario venatorio
Così come il viene poi nel calendario venatorio se c'è una legge a legge consente così come nelle altre fattispecie previste da quest'articolo ottanta questa legge oggetto dell'odierno impugnazione nove nel due mila ventitré prevede diversi
A diverse disposizioni ripeto per esempio il comma uno quello che viene inserito in una legge regionale alla lettera dice il cinghiale dal primo ottobre al trentun gennaio la possibilità di essere cacciato guarda caso invece l'odierno ricorso riguarda solo la lettera b Tortora dal primo settembre
Secondo il piano adottato dalla conferenza quindi se l'eccezione fosse stata veramente il fatto che stiamo legiferando dove non dovremmo sarebbe avrebbe tutto riguarda le tutte le disposizioni invece riguarda solo la torta la dimostrazione che i motivi sono altri il motivo è solo che per come è riportato il ricorso che è prevista la possibilità dal primo settembre anziché a dalla terza domenica e su questo ci siamo difesi
Quindi sulla sulla difesa dell'avvocatura che e ricorda la riserva amministrativa in questa materia perché sia
E questo non è presente nel ricorso e neanche nella delibera del del consiglio d'amministrazione per questo e in ogni caso comunque nel merito volevo ribadire che comunque voi
Previsto in ogni caso il calendario verrà fatto e ripeto è rispettosa anche perché questo piano di gestione e comunque redatto col parere dell'Ispra va bene ostile si occupa solo di questo aspetto prego
De affronta altri aspetti adesso anche l'articolo settantacinque in materia di di bonifica
Del reato allora anche in questo caso
Dovrei ribadire che la norma interposta citata dalla difesa reale l'articolo ventidue del decreto legge centoquattro due mila ventitré appunto consente il conferimento agli enti locali enti territoriali credo rispetto alla ragione il terminal che funzioni
E prevista esplicitamente solo il duecentoquarantadue del Codice dell'ambiente non anche il duecentoquarantanove duecentocinquanta ora lo stesso articolo ventidue parla esprime menziona esplicitamente il principio di adeguatezza pertanto per quanto riguarda le funzioni di quell'articolo duecentoquarantanove che la legge regionale oggetto del del del presente ricorso consente il trasferimento dispone il conferimento
Questo caso ha detto anche l'avvocatura dello stato letto che in effetti potrebbe essere coerente come noi riteniamo il fatto che se e le procedure standard in materia di interventi ogni volta che si verifico una contaminazione un inquinamento
Che riguardano territori di vaste dimensioni possono essere conferite agli enti territoriali minori a maggior ragione anche quelli di ridotte dimensioni di quell'articolo duecentoquarantanove a maggior ragione non solo possono ma dovrebbero essere conferite agli enti e minori proprio proprio in ragione del del principio di adeguatezza richiamato dalla norma interposte anche il principio di sussidiarietà tra l'altro vuole anche richiamare il fatto che lo stesso articolo duecentoquarantanove fa riferimento all'allegato quattro l'allegato quattro
Parla di autorità competenti ecco l'allegato A quattro non dice chi è competente quindi e quest'intervento segue e chi ha la competenza principale che ripeto essendo le competenze standard quelle declinate all'articolo duecentoquarantadue se possono essere conferite viaggia anche l'intervento minore se mi è consentito per quanto riguarda anche il duecentocinquanta duecentocinquanta la funzione è quella dell'intervento sostitutivo la legge nazionale decreto legislativo centocinquantadue dimesse prevede che in caso appunto in cui il responsabile della contaminazione dell'inquinamento non si è individuato o non possano fare le e opere di ripristino interviene il Comune oppure ove il Comune non intervenga interviene la Regione
La legge regionale oggetto di impugnazione prevede che anziché la Regione può intervenire via sostitutiva la Provincia con la città metropolitana anche in questo caso comunque c'è uno stretto legame innanzitutto perché lo stesso articolo duecentocinquanta farebbe riferimento alle procedure interventi di quell'articolo duecentoquarantadue
E quindi stiamo parlando di quelle funzioni trasferite
Non solo all'impresa erariale oggi
Anche lamentato il fatto che a suo dire non verrebbero garantite neanche le funzioni di coordinamento e di eventuale intervento sostitutivo dalla parte della regione
Però questo noi l'abbiamo già scritto nella nostra memoria perché la disposizione oggetto di impugnazione ex articolo settantacinque introduce una disposizione che si inserisce nella più generale e legge regionale nove due mila e sei in materia di conferimento di compiti e funzioni agli enti locali e l'articolo nove prevede esplicitamente che la Regione comunque ma pieni poteri di indirizzo coordinamento supporto e anche sostitutivo quindi ecco che qualora anche ove la provincia la città metropoli nel metropolitana non dovesse intervenire in via sostitutiva nei confronti responsabili inquinamento comunque ai sensi della legge regionale nove due mila e sei è salvaguardato il potere stesso sostitutivo della regione quindi anche in questo caso son comunque rispettati tutti i parametri sia delle norme interposte che anche i principi generali della materia
Invocati dalla da controparte ora se mi è consentito sempre per seguire l'ordine io sul prossimo punto cedere la parola al collega Roberto Murrone emesse
Avvocato Roberto Silvio Murrone
Buongiorno presidente incidenti simili UDC
Soltanto due precisazioni sulla solleciti sull'eccepita illegittimità della normativa regionale che riguarda
All'articolo tredici comma uno lettera b
La il mutamento di destinazione in caso di installazione di impianti impianti eolici è poi particolare l'avvio di una riforma della materia degli usi civici da parte di un gruppo di lavoro Inter Assessoriale
A parere della della difesa il il ricorso infondato per quanto riguarda in primo luogo
La il primo comma concernente l'installazione di impianti di produzione di energie rinnovabili perché controparte fa valere in particolare come motivo centrale la violazione dalla norma fissati dalla normativa statale in materia di individuazioni di superficiale idonee per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili sull'articolo venti
Ma la stessa normativa statale è una normativa non rigida ma elastica nell'individuare la localizzazione degli impianti perché che precisasse precisa al comma sette
Le aree non incluse fra le aree idonee non possono essere dichiarati non idonei
In ragione della sua la mancata inclusa nel novero delle aree idonee
E poi al comma otto individua le aree idonee fin dal comma uno del presente articolo
Individua nell'individuare le aree idonee la al comma C quattro era richiamato dalla dal governo ricorrente
Precisa che fatto salvo quanto da previsto dalle lettere abc
C-bis e Città qua le aree che non sono ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela
Incluse le aree gravate da usi civici sono considerate aree idonee cioè con questa con questa previsione contrariamente a quanto sostiene il il governo del governo ricorrente sta individuando le aree idonee e per di più con l'inciso le zone gravate da usi civici nell'individuare le zone gravate da usi civici
Sta individuando delle aree idonee per legge statale idonea alla alla locazione già la localizzazione degli impianti per effetto di un apposita modifica chirurgica che è stata inserita dal decreto legge tredici del due mila ventitré
Convertito in legge quarantuno del due mila ventitré
è questo questo perché perché li tratta lo stesso legislatore statale è è consapevole del fatto che le le norme il i beni sottoposti gravati da usi civici
Sono beni il cui il vincolo e in prescrittivi re e immodificabile
E per definizione l'impianto l'impianto rinnovabile eolico fotovoltaico che sia comporta una a una un una diciamo modificazione Sempre reversibile dall'ambiente
Tant'è vero che quando vengono rilasciate le le autorizzazioni per gli impianti rinnovabilità fotovoltaico si impone anche una uno come condizione di ripristino ambientale delle aree alla cessazione della concessione per per l'uso della del delle aree stesse
E e quindi ecco appare proprio sbagliata l'impostazione del del governo che fa fa leva su una normativa statale che consente non vieta la locale la localizzazione di questi impianti proprio tenendo conto della particolarità degli usi civici
E della temporalità del della loro localizzazione degli impianti
E così anche infondata alla la censura che riguarda e il comma due dalla dal dell'articolo
Dell'articolo diciassette bis introdotto un dall'articolo tredici
Contestato perché la la legge la legge regionale
Affronta il problema degli usi civici sotto proprio completamente diverso rispetto a quelli fatti propri dalle norme dalle dal di Sposito alle precedenti giurisprudenziali costituzionali invocati da controparte
Perché i precedenti costituzionali vocati alla controparte si innestano in una problematica ben precisa e cioè quella della scala si ficca azione eliminazione degli usi civici in via generalizzata da parte della Regione in via diretta oppure per delega con alti generali dalla dei comuni senza il uno senza il preventivo coinvolgimento dello Stato dura in violazione delle norme statali della della legge del mille novecentoventisette
E qui che giustamente è stato trovato un equilibrio fra le competenze legislative statali le funzioni amministrative in materia di usi civici che sono esclusiva da una parte e i principi dell'ordinamento civile è della e della tutela del paesaggio dall'altra
Mentre in questo caso non si stanno disciplinando attività disc la significazione degli del dei beni gravati da uso civico
In via generalizzata e senza la partecipazione del Congo senza la partecipazione delle competenze statali si stanno disciplinando quelle che sono pacificamente dal mille novecentonovantaquattro legge dodici dal novantaquattro della Regione Sardegna si stanno disciplinando funzioni
Digestione degli usi civici già determinate a monte
Dallo Stato e dalla Regione
Si pensi per esempio ai piani di valorizzazione degli usi civici con i quali vengono indicate
Le possibilità per attivi destinare un'area a silvicoltura oppure a pascolo mantenendo quindi comunque il la la destinazione si Sylvie culturale
è e mantenendo quindi nella stessa tutela paesaggistica delle aree con questa con questa norma CE c'è la possibilità si dà la possibilità di avviare un percorso di riordino di queste di queste attività di valorizzazione e di procedimentalizzazione
Ma questo nell'ambito sempre delle funzioni amministrative regionali
Sugo a livello locale da parte dei Comuni quindi una un contesto del tutto diverso rispetto rispetto a quello che fatto valere dallo stato per cercare di tradurre l'illegittimità costituzionale costituzionale di tale norma
E cioè per concludere oggi saranno in sede di riordino e di adozione di funzioni amministrative in sede di esecuzione del questa legge o ci saranno atti che si spera
Si spera di no
Letta no le competenze statali nella ne comprime nel diciamo nell'escludere la partecipazione statale che l'attività di valutazione di individuazione di di usi civici ma allora sono gli atti esecutivi di questa legge a essere legittimi oppure ci sarà eventualmente un riavvio un riordino di riforma legislativa sugli usi civici da parte quel di questo comitato ma allora sarà quella la sede in cui verificare se a livello legislativo ci sia un conflitto fra Stato e Regione in materia di usi civici
Sì sì se quindi parla per il rigetto dalla della censura
Bene avvocato Mattia pane immagini
Sì buongiorno Presidente buongiorno tutto alla corte presidente io mi sono occupato dell'articolo centoventi se vuole posso parlare subito di questo altrimenti completiamo sugli aspetti urbanistici
Sì ma forse è meglio completare
O della delle censure proposte nei confronti degli articoli cento centoventi e segue i centoventitré seguenti dalla legge della legge regionale nove del due mila ventitré
Anche in questo caso controparte fa diciamo fa valere un'impostazione che finalizzata a censurare le norme le norme regionali
E precisa la la Corte Costituzionale ventiquattro del due mila ventidue
Ha sancito la legittimità delle norme oggi proposte ma sulla base di parametri così di di parametri costituzionali che erano differenti e cioè la tutela paesaggistica e non il dimensionamento il dimensionamento dei piani
Ora in primo luogo ribadiamo l'improcedibilità a di procedibilità dell'ICI sulle principali per quanto riguarda alcuni alcuni suoi gli articoli non tutti
In particolare l'articolo l'articolo centoventitré centoventiquattro
Centoventicinque e centoventisette mentre
Per quanto riguarda l'articolo cento l'articolo centoventotto
Dobbiamo dobbiamo insistere per l'infondatezza
In primo gol in primo luogo agli articoli centoventi articoli centoventitré e seguenti
La norma al l'abbiamo evidenziato disciplina tutta una serie di ipotesi di riuso di sottotetti e di volumi devono volumi interni
Ma
Questo comunque nell'ambito del rispetto dei principi statali invocati invocati da controparte
E perché
La ieri che il governo
Mette insieme profili piani ai fini della della violazione difficile Maria in materia di urbanistica differenti e cioè quello della pianificazione urbanistica della zonizzazione da un lato quella della densità edilizia
E del rispetto delle sagome dall'altro ora la stessa normativa statale invocata invocata dalla dai Comuni del ricorrente il il in particolare il decreto ministeriale del mille del mille novecentosessantotto e l'articolo due bis del testo unico dell'edilizia
Non individua dei criteri rigidi in cui muoversi da parte dello Stato e da parte dei comuni si pensi all'articolo sette sui limiti di densità di Davis di densità edilizia che dove laddove è possibile derogare e i limiti i limiti prefissati se
I limiti nuovi non eccedono il settanta per cento della band la densità edilizia preesistente cella frigo lo stesso di quel decreto ministeriale all'articolo sette prevede delle deroghe al ai criteri oggi invocati dal Comune ricorrente
è lo stesso lo stesso articolo due
Articolo due bis al comma uno per in materia di deroghe alle distanze prevede in caso di demolizione e ricostruzione
Ampliamenti fuori sanno après-midi fuori sagoma è di superamento dei limiti di altezza quindi con le stesse previsioni premiali a livelli edilizio che prevedono l'ex le stesse le stesse norme regionali oggi contestate ora
Un sì sì sì evenienza che dal punto di vista urbanistico con la modifica
Con la modifica effettuata a dicembre del due mila ventitré
Si è eliminato il il presupposto principale a sostegno della della ci sono i conti del del presentato dal governo perché
Nel momento in cui nel momento in cui si il RIS si reintroduce il rispetto degli standard
Pubblici a parcheggio di servizi
Asso auspichiamo a sostegno e come condizione per gli interventi edilizi in discussione
Cade in radice il problema del dimensionamento del dimensionamento edilizio
Proposto proposto dal Comune
Altro profilo è quello della zonizzazione della individuazione del rispetto delle delle zone urbanistiche in cui collocare gli interventi che però non rileva nella fattispecie perché a ben vedere l'interesse fatto valere dal comune è quello del rispetto della visita edilizia del del rispetto delle sagome ma si tratta in questo caso di di soli interventi di recupero dei sottotetti di opere interne
E finalizzato finalizzato a un consumo minore del territorio che
Non si capisce non si capisce come possa essere censurato incensurato oggi
E come giustamente detto anche dalle dalle due sentenze della Corte costituzionale richiamata agli atti
Essendo scusi questo vale secondo lei anche per centoventitré comma undici
Che riguarda il superamento degli indici volumetrici chiede di visite altezza su quello però non c'è
Censura esplicita previsione disposizioni vigenti comunali regionali
Sì anche lì
Lì la norma fa interpretata costituzionalmente con me già precisato dalla Corte costituzionale quindi potrà il due mila ventidue
Perché in effetti la norma va interpretata nel senso di deroga agli strumenti urbanistici vigenti ma sempre nel rispetto dei limiti fondamentali da normativa statale
La norma la norma va intesa come superamento dei la del previsione delle previsioni comunali laddove ci siano margini martiri videro
Ciò che grazie
Mentre per quanto riguarda
L'articolo l'articolo cento nell'articolo centoventisei e l'articolo l'articolo centoventisette su questi si insiste per per l'infondatezza delle censure proposte dalla
Dal Governo
Ed anche in questo caso le proprio scorretta è troppo infondata la prospettazione che fa
Che fa il Governo con riferimento all'articolo centoventisei sulle strutture destinate all'esercizio di attività turistico-ricettiva
Perché ai fini il anche della deduzione dell'illegittimità costituzionale e di tale norma il governo richiama uno la norma sull'attività inizia libera
è che non riguardino fatti non riguarda la fattispecie nella nella fattispecie
La la norma l'articolo centoventisei
Fa riferimento alle verande le tettoia coperte già legittimamente autorizzate
Si pensi per esempio alle autorizzazioni semplificate in base alla la del DPR trentuno del due mila diciassette il DPR trentuno del due mila diciassette alla legato all'allegato b sulle opere soggette ad autorizzazione semplificata prevede proprio le le tettoie le verande le brande e coperte ora e nell'ambito di questi interventi che aveva
Va valutata la legittimità costituzionale di questa norma si tratta di una norma che nell'ambito dell'attività di di interventi già autorizzati paesaggisticamente già autorizzati sotto il profilo edilizio
Cerca di diciamo ampliare la possibilità di utilizzare le stesse struttura al di fuori dei limiti ordinari della stagione della società in turistica e teniamo conto che la norma in sé una ragionevolezza se consideriamo che la la regione Sardegna è una Regione ad ampia vocazione turistica quindi nel momento in cui con attività connettività diciamo con Inter con interventi del tutto amovibili si cerca di coprire di estendere la possibilità
Di utilizzo del delle tettoie di di pergolati già autorizzati non si vede eccome questo questo tipo di
Questo tipo di disciplina possa essere
Ritenuto illegittimo
è lo stesso si insiste sulla infondatezza della della censura che riguarda l'articolo centoventisette me l'articolo centoventisette prevede
Incrementi volumetrici disposizioni divise a favore di portatori di Handicap graphic
La norma riproduce già una norma una legge regionale esistente alla Regione regionale due del ventinove maggio due mila sette una norma che era stata già dichiarata legittima
Dalla Corte costituzionale
E che era stata temporaneamente è un momento non temporalmente abrogata alla dalle nome sul piano casa per per dettare una disciplina non Moggia mia ma questa diciamo questa provocazione l'inserimento di una normativa transitoria aveva comportato il venir meno della disciplina di favore per per i portatori di Handicap di qui la necessità di reintrodurre a queste norme di favore
è a anche qui a fronte di una normativa che era stata già dichiarata legittima costituzionalmente non si capisce la censura di legittimità
A a a maggior ragione se si considera che la nuova normativa del due mila ventitré fissa delle condizioni molto più rigide sulla sugli ampliamenti volumetrici perché inserisce il criterio della legittima realizzazione che non esisteva nella precedente normativa
E individua illa carattere funzionale dell'ampliamento volumetrico in favore di questi soggetti gli interventi funzioni devono essere funzionali alla al sostegno al del disabile
E e in più individua anche
La continuità dell'ampliamento all'unità ma immobile all'interessata
I seguendo poi in definitiva ulteriore condizione aggiuntiva un vincolo di non variazione della destinazione d'uso oppure di possibilità di alienazione soltanto ai soggetti che siano portatori di Handicap quindi tutta una serie di norme di dettaglio e di ampliamento limitato che hanno una funzione anche sociale di una normativa che si ribadisce era stata dichiarata costituzionalmente costituzionalmente legittimo
Sì pacifico quindi si non abbiamo nulla da aggiungere insistiamo nel nel iscritti
Bene
L'ho detto per anni grazie presidente di nuovo buongiorno grazie ancora per averci concesso questa questa deroga
Leggerà particolarmente lunga ci siamo permessi per questo motivo di esonero della vostra è opportuno
Mi sono occupato dell'articolo centoventi quindi relativo a questo
Norme che riguardano la disciplina delle Province intanto abbiamo eccepito una più Nimis inammissibilità
Alte cifre perché non c'è una corrispondenza rispetto a quella che la delibera del Consiglio dei ministri che autorizza
A la proposizione della ricorso perché nella delibera si fa espresso riferimento solo alla sostanziale variazione degli assetti territoriali
Ma sostanziale pareggio negli assetti territoriali che invece non è presente nella legge nove del due mila ventuno che si occupa come ha detto l'eccellentissimo relatore di norme transitorie
Immaginabili marginale quindi una inammissibilità per carenza di corrispondenza tra l'altro la delibera neppure a fa al richiamo dell'articolo tre comma uno lettera b dello Statuto della regione
Sardegna che presente invece un espresso richiamo
Nella nella legge impugnata espressamente richiamato l'articolo uno ne fa espressa menzione l'articolo tre comma primo lettera d
Della dello Statuto che peraltro lo Stato per quanto non sia presente nella delibera lo richiama in ricorso ma semplicemente asserendo McLaren applicabilità al caso di specie anche senza allegarlo resterà una specifica a motivazione
Abbiamo peraltro evidenziato un altro profilo di ammissibilità di inammissibilità che è quello secondo cui hanno stravinto le cose non potrebbe comunque raggiungere il risultato sperato ossia quella consultazione referendaria a cui ha fatto riferimento anche questa mattina
L'avvocatura dello Stato nella suo intervento è perché è questo perché anche nel caso di eventuale accoglimento di questa a in quindi azione odierna resterebbe immutato il testo della legge sette del due mila ventuno che questo referendum preventivo non non prevede anzi
Inserito un istituto preferendo così però successivo eventuale in questo senso non è neppure presente mi corso la richiesta di estendere l'impugnazione a questi studi della della legge regionale sette due mila ventuno alto ci farebbe anche un pochino
Farraginoso come procedimento dal momento che ma disposizioni di dettaglio quello di rammentare impugnata oggi dovrebbe andare
A colpire il il testo base di fondo quello sì della legge sette due mila ventuno che disciplina l'intero organigramma di provincia con modifica dei territori dei dei comuni e così via
Quindi la modifica territoriale per le proprie presente nella legge azzecca due mila ventuno ci pare quindi ci sia una carenza di interesse
Ad inquinare non potendo essere garantita la realizzazione del risultato ospitato cioè quella preventiva consultazione del corpo elettorale
Ci fare poi anche che il parametro evocato quello dell'articolo quarantatré comma due
Che si riferisce alla modifica delle circoscrizioni ma anche delle funzioni di fondo un pelle delle delle Province
Non sia pertinente nella nel caso di specie perché non c'è un'effettiva modificazione delle circoscrizioni territoriali ci ritornano anche dopo parlando della provincia di Oristano
Ma neppure delle funzioni di fondo non è che si interviene per esempio sulla composizione delle giunte
O di controllo dei consigli stiamo disciplinando altri aspetti quali per esempio quelli transitori
In questo ambito peraltro lo Stato ma neppure argomentato per cui questa norma della della della della legge regionale nove del due mila ventuno che non modifica la circoscrizione crittogame cioè non ha argomentate dopo altamente perché possa essere ricompresa all'interno della parametro dell'articolo quarantatré comma due ma presidente eccellentissima corte anche dove si ritenesse che questa legge nove due mila ventitré interviene sull'assetto territoriale
Delle Province cosa che ripeto non è ma anche dove si ritenesse questo ci pare che
Il parametro evocato sia sempre inammissibile perché come un diciotto prima non c'è nessun richiamo all'articolo tre comma uno lettera b dello dello Statuto
Ricordo
A me stesso attribuisce una competenza legislativa primaria materie di ordinamento degli enti locali
Relative circoscrizioni
è una norma sopravvenuta rispetto al testo base lo statuto che conteneva un articolo
Quarantatré quindi
Se se fosse interpretata quest'articolo tre nel senso indicato dallo Stato
Risulterebbe anche priva di significato l'introduzione dell'articolo tre comma uno della le travi anticipare che invece la modifica della
Dello Statuto verso attraverso la legge costituzionale due del novantatré che appunto attribuisce la regione Sardegna questa a potestà legislativa primari in materia di ordinamento degli enti locali relative circoscrizioni
Renda l'articolo quarantatré comma due del Testo storico meno allineato o comunque da reinterpretare in funzione anche di questa di questa modifica al dello dello statuto e su questo anche la la la stessa Corte con la sentenza duecentotrentadue mila uno si era pronunciata sull'interpretazione da dare a questo
Articolo tre comma uno riconoscendo che
Che riguarda proprio l'ordinamento degli enti locali relative circoscrizioni ma anche l'istituzione di nuove di nuove Province quindi certamente una rinnovata competenza della Regione Sardegna anche
In qualche modo insomma sarebbe private di significato se come dice lo stato la disciplina è solo ed esclusivamente quella dell'articolo quarantatré comma due
Ci pare poiché
Possano anche sostenesse una sostanziale carenza a ordo mente attiva nella nella nel ricorso perché
Lo Stato no spiega la ragione per cui la la legge nove due mila tre inciderebbero e in maniera pregiudizievole sulla a articolazione delle circoscrizioni territoriali
E non si nega neanche la ragione per cui interverrebbe in danno delle comunità interessate dalla possibilità di esprimersi con referendum ma questo perché in specie una porta al fatto che la disciplina dell'articolazione territoriale e quindi della
Non consentita preventiva consultazione referendaria sta in un'altra legge che
Non è oggetto di impugnazione
Ci pare poi che anche il richiamo all'articolo centottantatré comma due della Costituzione
Articolo quindici del decreto legislativo diciassette del due mila
Forse più ponderato per i Comuni e le Regioni ordinarie ma ci pare dunque inammissibile perché
Non sono stati esplicate specifiche censure in relazione a questi due articoli manca una un effettivo supporto argomentativo mia Pio ha concluso il presidente decenni sulla infondatezza poi
Nel merito
Ora revocata articolo quarantatré comma due
Ci fanno infondato perché come abbiamo detto prima con la legge nove due mila ventitré e non si incide sulla circoscrizione territoriale o sul funzionamento delle province ripeto quello intervenuto con la legge
Sette
Si è fatto una modifica che porta il nome della provincia nord est in Nordeste Gallura si è confermata la Provincia che restano che sono state inserite
Alcune disposizioni di dettaglio quando la legge dice sia confermata la Provincia deve stanno non c'è nessuna motivi modificazione dell'articolazione territoriale intendo dire dei confini emette neppure dell'elenco dei comuni che comprendono
Ho la circoscrizione di Oristano per quale motivo perché se noi andiamo a prendere la legge sette del due mila ventuno agli articoli due tre e quattro dà indicazione
Di quelli che sono i comuni confini
Delle delle province
O città metropolitana di Sassari e Cagliari in Medio Campidano Nuoro e cioè insomma tutte di altre province allora se fosse vero quello che dice lo Stato che vi è una modifica dell'articolazione
Territoriale e non una mera conferma una norma meramente ricognitiva questa che riguarda Oristano si sarebbe dovuta modificare anche la composizione territoriale dei comuni
Delle altre province cosa che invece assolutamente non è avvenuta sono rimaste ferme
Ma lo Stato non ha neppure impugnate contestato l'articolo due della pregressa legge sette del due mila ventuno che dice
La Giunta regionale può a giornale lo schema di assetto territoriale quindi anche a questo profilo il ricorso non potrebbe certamente ritenersi
Fondato sul rapporto
Tra all'articolo quarantatré è il comma l'articolo tre ho già detto l'eccellentissimo relatore che è stato anche nostro professore sicuramente
Non ha bisogno di spiegazioni sul punto viziato consentito soltanto ricordare questo che nelle repliche scritte anche nelle repliche
Odierna lo Stato continua a evocare sostanziali variazioni territoriali modifiche della circoscrizione provinciale o ancora dell'assetto territoriale
Ma non si capisce dove sia questa effettiva modificazione e in che modo invece le novità introdotte possano in qualche modo incidere Mania negativa sulla possibilità di previa consultazione del corpo elettorale che in caso di accoglimento della ricorso non sarebbe comunque prevista perché esclusa dalla legge regionale sette del due mila ventuno
Per il resto ci richiamiamo i dischetti ringraziamo tutti quanti per la pazienza di cui abbiamo abusato grazie
Possiamo noi ringraziamo voi rete abbiamo esaurito tutti gli argomenti
Qual è rimane scosso presidente l'articolo rimangono due uno comma uno e due sugli sbarramenti idrici anche brevemente zero chiediamo scusa se non abbiamo seguito pedissequamente va bene va bene tanto da va bene cercherò di essere breve ovviamente
Allora
Stiamo parlando appunto degli sbarramenti che sono di altezza massima di quindici metri con invaso complessivo non superiore a milioni metri cubi che son pacificamente di competenze regionali però per quanto riguarda la regione Sardegna abbiamo scritto che questa competenza c'è stata conferita mediante norma di attuazione duecentotrentatré creato legislativo duecentotrentaquattro due mila e uno nostra eccezione di inammissibilità
E si riferisce all'insegnamento ricorre esercente le eccellentissima corte che abbiamo ripreso dalla sentenza cinquantuno due mila e sei in quell'occasione
Se la stessa corte aveva dichiarato l'inammissibilità del ricorso perché e le ricorrente non si era confrontato minimamente non solo con lo Statuto ma anche con le norme di attuazione
Che e nell'ultima memoria la difesa erariale difetti finisce come dei parametri e strani al di fuori allo Statuto
Mentre codesta Corte ci ha insegnato che nella mia trazione ecco possiedono testuali parole
Un e
Un sicuro ruoli interpretativo integrativo dello Statuto siccome sappiamo che i ricorsi fanno saputo fa nostri corsi principali Bronson proposti contro la Regione autonomia speciale devono comunque confrontarsi con le competenze
La norma di attuazione completa lo statuto nel ricorso non c'era nessun riferimento a questa norma di attuazione
Quindi sulle eccezioni insistiamo
Per quanto riguarda il merito anche quei vorrei fare una precisazione
E le motivazioni del ricorso il vero oggetto del ricorso riguardano l'articolo novantuno è stato detto l'articolo novantuno della legge nove due mila ventitré commi uno e due in realtà per quanto riguarda poi il contenuto vere e proprie le motivazioni questi commi uno e due non vanno intesi
I commi uno e due dell'articolo novantuno ma si riferiscono ai commi uno e due dell'articolo cinque della legge regionale dodici due mila e sette come modificato da questo articolo novantuno
E questo è importante
Perché
Tutta l'argomentazione del ricorso del Governo si incentra su un'unica fattispecie che la chiamiamola sanatoria così non esattamente delle autorizzazioni alla prosecuzione della gestione di opere di sbarramento prosecuzione alla gestione
Colui che non ha chiesto l'autorizzazione alla prosecuzione della gestione degli ottavi sbarramento
E che prima c'era una data il due mila diciotto adesso è stata posticipata al due mila ventitré al settembre due mila ventiquattro
è poi anche l'altro lamentazioni riguarda il comma due ripeto dell'articolo cinque la legge regionale dodici due mila sette nella parte in cui consente ripeto una sorta di sanatoria perché questo importante perché
Secondo la difesa erariale
Questa norma determinerebbe una sanatoria di opere di edificazioni e guarda anche i beni tutelati paesaggisticamente sensi dell'articolo che una deroga l'accento articolo centosessantasette perché chiedendo una sanatoria di opere non autorizzate
Se appunto lederebbe il principio fondamentale sancito il Codice Urbani per cui in materia di beni paesaggistici non possono essere sanate modi nuove edificazione
Però ripeto riportando il ricorso a quello che è il suo contenuto che anche in questo caso non può essere esteso successivamente
La sanatoria di cui parliamo anche la richiesta posticipata dell'autorizzazione alla prosecuzione e stiamo parlando quindi dell'articolo cinque della legge regionale
Abbiamo detto dodici due mila sette
Come voi nel dettaglio disciplinato per quanto riguarda la procedura all'articolo venticinque del relativo allegato ora questo articolo venticinque della legge regionale ripeto dodici due mila sette
Dice che Corniche chiede l'autorizzazione alla prosecuzione della gestione chiedo scusa se infatti insomma questa è la differenza dai assicurare deve essere verificato che ci sia la conformità delle opere al progetto originale di un base al quale è stato autorizzato alla loro esecuzione quindi comunque chi chiede chiamiamo alla sanatoria di un'autorizzazione di questo tipo l'opera deve essere se necessariamente preventivamente autorizzate deve essere dimostrato che il progetto è lo stesso
E infatti e qui concludo in riferimento alla precedente di codesta Corte la due la sentenza duecentouno due mila ventuno che riguarda l'impugnazione di una legge della Regione Veneto qui sì che era una sanatoria di opere similari a quelle oggetto dell'attore discussione prive di autorizzazione parla di opere non autorizzate dice non denunciate o realizzate in difformità però ripeto riportando il contenuto del ricorso e anche alla delibera con cui è stata sollevata la questione alle sole sanatoria chiamiamole così dell'autorizzazione di prosecuzione all'intervento ecco che di sicuro non può essere sanato un qualcosa che non è stata precedentemente autorizzata
Per questo insistiamo e ringraziamo ancora presidente
Bene Presidente chiedo scusa se non vado errata
Non è stato fatto ulteriore riferimento all'articolo centotrenta insistete per la improcedibilità mi pare se se non sbaglio non non se ne è parlato
Ci di vita
Ci sono altre domande da parte dei colleghi
E a questo punto non niente sì perché questa decisione